Covid. Muore in reparto con infermiera non vaccinata: Ordine indaga

Sardegna Live SALUTE

L'anziana era ricoverata in un reparto in cui lavorava anche un'infermiera non vaccinata, iscritta a un Ordine diverso rispetto a quello di Firenze e Pistoia, che ad agosto è risultata positiva.

"Stiamo seguendo da vicino il caso", assicura Danilo Massai, presidente dell'Ordine professioni infermieristiche (Opi) interprovinciale di Firenze-Pistoia, e "abbiamo chiesto informazioni anche all'Ordine al quale la collega è iscritta". (Sardegna Live)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“Ci interessa fare chiarezza sulla dinamica di quanto accaduto – afferma Massai – e siamo vicini alla famiglia della signora deceduta. L’anziana era ricoverata in un reparto in cui lavorava anche un’infermiera non vaccinata, iscritta a un Ordine diverso rispetto a quello di Firenze e Pistoia, che ad agosto è risultata positiva. (L'Occhio)

“Ci interessa fare chiarezza sulla dinamica di quanto accaduto – afferma Massai – e siamo vicini alla famiglia della signora deceduta La donna è morta in ospedale a Pistoia – si legge in una nota dell’Opi – dopo essere risultata positiva a Covid-19. (Calabria News)

Scopri di più. Un atto di responsabilità: è quanto chiede l’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi) della provincia di Chieti agli infermieri iscritti che non hanno ancora iniziato o completato il ciclo di vaccinazione contro il Covid-19. (IlTrigno.net)

Un atto di responsabilità: è quanto chiede l’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi) della provincia di Chieti agli infermieri iscritti che non hanno ancora iniziato o completato il ciclo di vaccinazione contro il Covid-19. (AbruzzoLive)

Pordenone, sospesi altri 46 infermieri non vaccinati. Altri 46 dipendenti di aziende sanitarie, case di riposo e strutture private della provincia di Pordenone, sono stati sospesi dal servizio a seguito del loro rifiuto al vaccino. (triestecafe.it)

Da quando è scoppiata la pandemia, e ancor di più con l’inizio della campagna vaccinale anti-Covid, le aggressioni verbali e fisiche contro scienziati e operatori sanitari si sono moltiplicate. Anche la violenza e la generale sfiducia verso gli operatori sanitari, secondo l’esperta, si può combattere con un’adeguata formazione. (Panorama della Sanità)