Onofrio, Salvatore, Antonino, Angela, Vito, quel futuro negato nella strage di Bologna

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La Sicilia INTERNO

I quattro sarebbero partiti per un breve periodo di vacanza a Ravenna, città di provenienza di Antonella dove Leo Luca risiedeva.

Quel 2 agosto stava andando a Cervia, sulla riviera romagnola, dove come nelle estati precedenti avrebbe lavorato in una pensione.

Il 2 agosto era in stazione a Bologna con due colleghi ed aspettavano un treno per lo scalo di San Donato.

I quattro sarebbero partiti per un breve periodo di vacanza a Ravenna, città di provenienza di Antonella dove Leo Luca risiedeva. (La Sicilia)

Ne parlano anche altri media

C’era solo l’inferno. Ultimo aggiornamento: Sunday 2 August 2020, 12:33. . «Avevo quasi 18 anni - scrive nel suo post -«F». Non avevo ferie e in agosto ero lì - continua - Sabato 2 stavo andando a fare una consegna proprio in fondo a via dell’Indipendenza verso la Stazione. (Leggo.it)

Il più anziano si chiamava Antonio Montanari e di anni ne aveva 86: sei in più di Maria Idria Avati. La più piccola si chiamava Angela Fresu, era un angioletto di 3 anni. (Corriere della Sera)

Poco dopo Carlo Alberto partì per Bologna: allora non c’erano i telefonini e per avere notizie immediate occorreva recarsi sul posto. l’appello. . serena arbizzi. . «Dopo 40 anni di depistaggi vogliamo sapere chi sono i mandanti della strage. (La Gazzetta di Modena)

Neofascisti ed esponenti dell’ultradestra in genere, appartenenti al movimento skin, ultrà degli stadi: diverse componenti delle realtà dell’estremismo hanno dato la loro adesione alle contro-manifestazioni indette in diverse piazze d’Italia in occasione dei 40 anni della strage alla stazione di Bologna, costata la vita a 85 persone. (Corriere della Sera)

).Tutta roba “cucinata” con il supporto del Mossad, oltre che della Cia e dei servizi italiani. Con Giorgio Napolitano al Viminale, e poi per nove anni al Quirinale, non un documento è stato fatto uscire dagli archivi più nascosti. (L'AntiDiplomatico)

Gli italiani hanno assistito inermi ad attentati di ogni genere: omicidi di militanti politici, poliziotti, magistrati. E stragi crudeli, terribili, come quella alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 che causò 85 morti e 200 feriti e che, nonostante la condanna definitiva dei tre autori neofascisti, continua a essere avvolta nel mistero. (Corriere della Sera)