Rimborsi per pazienti morti, scontro fra medici di base e Asl in Puglia

La Repubblica SALUTE

I medici sono disponibili a restituire le somme percepite, ma chiedono che il tutto avvenga secondo modalità concordate e non in una unica soluzione

Centinaia di pazienti sarebbero rimasti iscritti nelle liste dei medici di famiglia, ma in realtà, nel frattempo, sarebbero morti o trasferiti altrove.

Tale danno economico si ripercuote, puntualmente, sui medici di famiglia ignari e assolutamente non responsabili di inefficienze amministrative". (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

I medici sono disponibili a restituire le somme percepite, ma chiedono che il tutto avvenga secondo modalità concordate e non in una unica soluzione Bari - Centinaia di pazienti sarebbero rimasti iscritti nelle liste dei medici di famiglia, ma in realtà, nel frattempo, sarebbero morti o trasferiti altrove. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Sono i medici di medicina generale a denunciare la questione emersa dopo un confronto con i vertici della sanità e delle Asl pugliesi. Se i medici hanno ricevuto somme impropriamente devono ovviamente restituirle, ma non si può chiedere che lo facciano in un colpo solo (BariToday)

Gino Iannetti era stato anche uomo politico ed eletto più volte come consigliere comunale nelle fila del Pd La moglie, medico anche lei, lo va a svegliare verso le 14 e si accorge subito che qualcosa non va. (ilmessaggero.it)

Il vicepresidente Landrini ha aggiunto che “la situazione è arrivata a un punto di grande difficoltà” e che “si aggraverà ulteriormente con il pensionamento di altri medici”. Il presidente Toniaccini ha quindi ricordato che “nei prossimi giorni ci sarà un ulteriore confronto con l’Ordine dei Medici di base” e che “sarà coinvolta anche Federsanità Anci Umbria” (PerugiaToday)

LIVE. Sul tema si è espresso il direttore generale della sanità veneta, Luciano Flor (VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE). (Sky Tg24 )

Il sospetto di cui parla il ‘Corriere della Sera’ è che quanto dichiarato sia in realtà una scusa, anche se non facilmente verificabile. Caso medici “autovaccinati” in Veneto: le dichiarazioni. Il dg della sanità veneta, Luciano Flor, ha confermato indirettamente la vicenda, limitandosi a commentare così il caso: “Casi come questi ora li verificheremo uno per uno, a partire dal caricamento dei dati sulla presunta autovaccinazione. (Virgilio Notizie)