Il Tar esclude due liste, l'ira di Maresca. "Scandaloso, è morta la democrazia"

ilGiornale.it INTERNO

Il candidato sindaco non misura le parole di fronte a questa sentenza.

Riammessa, invece, la civica vicina al candidato sindaco Alessandra Clemente, anch'essa fermata nei giorni scorsi dalla Commissione prefettizia.

E parla di «scandalosa decisione politica», che «sancisce la morte della democrazia».

Si preannuncia, quindi, un cammino in salita quello che attende la compagine di centrodestra che affianca l'ex magistrato Maresca nella sua corsa al Comune napoletano. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altri media

VERSO IL VOTO Comunali a Napoli, Clemente: «Di nuovo in corsa con. L'INTERVISTA Comunali a Napoli, Maresca e il "taglio" delle liste:. (ilmattino.it)

Perde pezzi la coalizione di centrodestra che alle elezioni comunali di Napoli sostiene la candidatura a sindaco di Catello Maresca: il Tar ha bocciato il ricorso della lista “Prima Napoli”, che rappresenta la Lega, e le due civiche “Catello Maresca” e “Catello Maresca sindaco”. (Virgilio Notizie)

«Mi assumo la responsabilità di quanto accaduto, andiamo avanti»: il giorno dopo la decisione del Tar di bocciare 4 liste su 12 della coalizione che sostiene il candidato del centrodestra a sindaco di Napoli, Catello Maresca, è lo stesso pm in aspettativa a confermare il ricorso al Consiglio di Stato, almeno per le due civiche di sua diretta emanazione (Catello Maresca e Catello Maresca sindaco). (Il Manifesto)

Così non è […] Ha 50 anni ed è un addetto alla distribuzione e al trattamento acque in area 12 presso il reparto DTA, all’interno dello stabilimento siderurgico di Taranto. (Tarantini Time)

E a coronamento è arrivato il candidato avversario che ha dichiarato «Ho un altro stile» Invece ieri Maresca si è trovato Stefano Caldoro che ha bacchettato un po' tutti e Amedeo Laboccetta che da mesi è stile The Crow sulla candidatura del magistrato. (Fanpage.it)

L'accusa arriva dal candidato sindaco di centrodestra Catello. Mi sembra di cattivo gusto, al di là di una pratica che avviene fuori tempo massimo e manifesta per chi lo fa un degrado politico e morale veramente da disprezzare che a me fa addirittura vomitare». (ilmattino.it)