Perché «JoJo Rabbit» vi commuoverà

LEGGI ANCHE. Oscar 2020: da «Joker» a Tarantino, a tutte le nomination

Si ride e si riflette in JoJo Rabbit, ma soprattutto si piange.

Il film è candidato a 6 premi Oscar, incluso quello per il miglior film: vedetelo e, se potete, portatevi dietro un pacchetto di kleenex, potrebbe servirvi.

Definire JoJo Rabbit un film sulla guerra sarebbe sbagliato.

Il film, infatti, mette in scena un impianto narrativo che ci conduce verso una consapevolezza nuova, uno scrigno di emozioni che invade la stanza di mille colori. (Vanity Fair Italia)

La notizia riportata su altre testate

À NELLE SALE ITALIANE IL 16 GENNAIO. Il nuovo film diretto da Taika Waititi Jojo Rabbit arriverà nelle sale italiane il 16 gennaio distribuito da The Walt Disney Company Italia. Jojo Rabbit racconta la storia di un ragazzino di 10 anni, il giovanissimo Jojo Betzler (Roman Griffin Davis), che non riesce a relazionarsi con i suoi coetanei. (Sportiamoci)

Ora occorre aspettare il 10 febbraio per conoscere i vincitori agli Oscar e sapere se questo capolavoro, perché lo è, verrà premiato. Uscire dalla sala con una soddisfazione come l’ha data Jojo Rabbit è davvero una cosa straordinaria. (NerdPlanet.it)

L’arduo compito prefissato sfocia in un risultato complessivo altalenante, che finisce col far sembrare Jojo Rabbit un po’ troppo bizzarro. Presentato in anteprima italiana al Torino Film Festival un paio di mesi fa, non è difficile capire come un film come Jojo Rabbit abbia fatto parlare di se fin dal primo trailer. (IlCineocchio.it)

Non resta che correre in sala, Luftwaffe permettendo, e godersi il massacro del mito della Germania nazista ad opera di Taika Watiti. Johannes Betzler, per gli amici Jojo, è un bambino normalissimo: ha un gruppo di amici, partecipa agli scout nella sua città ed è un nazista molto convinto! (ciociariaoggi.it)

Il film di Taika Waititi ha ricevuto 6 candidature agli Academy Award: Miglior film, Miglior attrice non protagonista a Scarlett Johansson, Miglior sceneggiatura adattata, Miglior montaggio, Migliori costumi e Migliori scenografie. (Corriere Nazionale)

L’inizio di Jojo Rabbit è intrigante, con quell’aria da cartoon alla Wes Anderson, uno stile tra surreale e impassibile che ricorda in particolare Moonrose Kingdom. La satira di questi film funziona perché rende invisibile il punto di giuntura tra presa in giro e presa sul serio. (OptiMagazine)