Lo studio sul genoma degli antichi abitanti di Pompei

Artribune INTERNO

Nella complessa storia della riscoperta dell’antica città, i ritrovamenti dei corpi degli abitanti che non riuscirono a scappare hanno un ruolo particolarmente interessante.

I risultati dello studio sono stati pubblicati oggi su Scientific Reports.

Fino ad ora, erano stati sequenziati solo brevi tratti di Dna di resti umani e animali trovati a Pompei.

IL DNA DI POMPEI. La donna e l’uomo si trovavano nella sala da pranzo, sui resti di un triclinium. (Artribune)

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Serena Viva, nata a Galatina 42 anni fa, è dottore di ricerca in Archeologia con una tesi in antropologia fisica (2017). : Viva et al. (Galatina)

Credits: Notizie degli Scavi di Antichità, 1934, p. 286, fig. Scoperto il primo genoma di una vittima di Pompei. (la Repubblica)

Nonostante la ricerca scientifica sia al lavoro dal XIX secolo sui resti umani rinvenuti Pompei, però, la possibilità di effettuare studi genetici sulle vittime del Vesuvio era rimasta una sfida aperta. (inItalia)

Le temperature elevate distrugge la matrice ossea alterando la qualità del DNA, in questo caso però il decesso sembra essere avvenuto da soffocamento da nube di cenere vulcanica. É, questo, il caso dell'uomo ritrovato all'interno della Casa del Fabbro assieme ad un'altra persona, molto probabilmente una donna sulla cinquantina. (HDblog)

Il soggetto in studio, essendo stato scavato nel 1934 ed essendo rimasto a​ lungo esposto, presenta percentuali di un DNA endogeno inferiori agli standard che si rilevano nella mappatura strutturata e ragionata ancora in corso. (MeteoWeb)

Il soggetto in studio, essendo stato scavato nel 1934 ed essendo rimasto a lungo esposto, presenta percentuali di un DNA endogeno inferiori agli standard che si rilevano nella mappatura strutturata e ragionata ancora in corso. (Positanonews)