Ecuador: presidente Lasso annuncia calo prezzi carburante - LaPresse

LAPRESSE ESTERI

Quito (Ecuador), 27 giu.

La riduzione taglia il prezzo della benzina di 10 centesimi al gallone.

La Confederazione delle nazionalità indigene dell’Ecuador ha chiesto il rispetto di un’agenda in 10 punti, inclusa la riduzione del prezzo della benzina extra da 2,55 a 2,10 dollari al gallone e del diesel da 1,90 a 1,50

(LaPresse/Ap) – Il presidente dell’Ecuador, Guillermo Lasso, ha annunciato un taglio dei prezzi della benzina, anche se inferiore alla riduzione richiesta dai leader indigeni, cui sono seguiti una serie di scioperi che vanno avanti da due settimane. (LAPRESSE)

La notizia riportata su altri giornali

Almeno centomila indigeni raccolti attorno alla Confederazione delle nazionalità indigene hanno assediato e poi invaso la capitale Quito scontrandosi duramente con la polizia. Si allarga e s'infittisce la protesta di massa in Ecuador (la Repubblica)

Il presidente Guillermo Lasso ha definito le proteste solo “un tentativo di colpo di Stato” Ancora scontri violenti in Ecuador tra polizia e manifestanti. Proteste da oltre 10 giorni contro l'aumento del carburante. (Agenzia askanews)

Yumac Ortiz, artista, antropologa e attivista per i diritti umani: marce e manifestazioni sono state in massima parte pacifiche. Intervista . (Il Manifesto)

Solo il futuro potrà rivelare quali saranno le prossime mosse del governo, dell’Assemblea Nazionale, della CONAIE e delle piazze Nei giorni scorsi si sono viste anche alcune manifestazioni, poco partecipate, contro lo sciopero nazionale, caratterizzate da insulti razzisti verso gli indigeni. (L'INDIPENDENTE)

Da oltre 10 giorni proseguono le violente manifestazioni contro l'aumento del prezzo del carburante, ci sono stati anche tre morti durante una una fallita irruzione al Congresso. Roma, 25 giu. (Il Sole 24 ORE)

Il Governo è al lavoro per avviare un dialogo con i manifestanti. Lo stato di emergenza era in vigore da una settimana in sei province - Chimborazo, Tungurahua, Cotopaxi, Pichincha, Pastaza e Imbabura - particolarmente coinvolte dalle proteste contro i prezzi elevati. (Alto Adige)