Energia: Draghi incontra presidente Confindustria Bonomi

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Durante l’incontro è stato affrontato il tema delle misure all’esame del Governo per far fronte ai rincari nel settore dell’energia.

Roma, 20 gen. (LaPresse) – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha incontrato questa mattina a Palazzo Chigi il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.

Hanno partecipato il sottosegretario alla Presidenza, Roberto Garofoli, il capo di Gabinetto Antonio Funiciello e il direttore generale di Confindustria, Francesca Mariotti

(LaPresse)

La notizia riportata su altri giornali

Di questi tra i 7 e gli 8mila sono stranieri e provengono da 136 paesi diversi. La stima è di Coldiretti Toscana sulla base dei dati Inps, all’indomani della pubblicazione del decreto flussi 2021 in Gazzetta. (PisaToday)

Per informazioni e domande sul nuovo decreto o altre necessità rispetto alle norme vigenti, potete scrivere a [email protected] Ogni volta che la stampa annuncia l’imminente uscita del Decreto flussi i diretti interessati vanno in fibrillazione, datori di lavoro o lavoratori che siano. (Nuove Radici World)

Come già annunciato in precedenza, il 17 gennaio 2022 il Decreto Flussi del 21 dicembre 2021 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, dopo l’avvenuta registrazione alla Corte dei Conti. Per l’invio vero e proprio della domanda bisogna attendere i giorni stabiliti dal Decreto Flussi. (Gli Stranieri, news immigrazione)

Al Mise invece le imprese si sono confrontate sull’impatto dei costi dell’energia sul sistema produttivo. Per Confindustria l’incremento complessivo dei costi per l’energia arriva a oltre 37 miliardi nel 2022 (+368% nel 2021 e oltre 5 volte rispetto al 2020) (LaPresse)

A titolo di programmazione transitoria dei flussi d'ingresso dei lavoratori non comunitari per l'anno 2021, sono ammessi in Italia, per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale e di lavoro autonomo, i cittadini non comunitari entro una quota complessiva massima di 69.700 unità. (AteneoWeb)

Peraltro, se consideriamo i flussi reali i nuovi lavoratori, fossero anche poco più di 20mila, appaiono decisamente pochi. Considerati questi limiti, il decreto è un segnale positivo, di apertura all’immigrazione, che però dovrebbe essere seguito da ulteriori, decisivi sviluppi in termini di ridefinizione del quadro legislativo secondo linee più conformi alla realtà dell’immigrazione per lavoro. (Stranieri in Italia)