Mole Urbana, il quadriciclo elettrico made in Italy

Motor1 Italia ECONOMIA

Inoltre, compresi nel prezzo, sono previsti monopattini elettrici (uno per ciascun occupante) per muoversi dove nemmeno i quadricicli sono ammessi.

Mole Urbana infatti si declina in 3 differenti lunghezze: 3,2 metri (small), 3,4 metri (medium) e 3,7 metri (large), tutte con larghezza di 1,49 metri e altezza di 1,4.

Il suo nome è Mole Urbana e rappresenta l’idea di mobilità cittadina dei prossimi anni secondo il designer siciliano, papà di sportive uniche come la 4C Mole e la Almas e ora passato a un tipo di veicolo completamente differente, ma non privo di un certo fascino. (Motor1 Italia)

La notizia riportata su altri media

Bisogna aspettare solo la fine del Coronavirus per Mole Urbana. Voglio definire Mole Urbana uno ‘sposta persone’ integrato al mondo dei. trasporti, da quelli pubblici al car sharing”. (Time Magazine)

Umberto Palermo ha coinvolto anche altre aziende torinesi come la Ett1 per l’approvvigionamento dell’alluminio, mentre la distribuzione e il noleggio saranno affidati alla Movim, specializzata nel noleggio a lungo termine. (Il Messaggero)

Motori Mole Urbana : quadriciclo 100% elettrico. Parlare di motori di Mole Urbana è limitante, perché quello che conta per un citycar elettrica è l’autonomia. Con Mole Urbana Palermo dichiara “metto a frutto l’esperienza sul product design maturata in tutti questi anni di lavoro”. (Autoappassionati.it)

Si tratta di una baby city car, un quadriciclo totalmente elettrico, made in italy e progettato per le città. Mole Urbana verrà prodotta ed elettrificata dalla Pretto di Pontedera, ma sono coinvolte nel progetto anche alcune aziende torinesi. (torinonews24.it)

Tra i mezzi di micromobilità che useremo in città ci sarà anche Mole Urbana, il quadriciclo elettrico progettato dal designer Umberto Palermo. Il progetto Mole Urbana è a buon punto e quando l'emergenza Covid-19 sarà finita, inizierà la produzione. (l'Automobile - ACI)

Nome: Mole Urbana. Con Mole Urbana puntiamo a raggiungere il 2% in tre anni e il 6 in sei anni. (Corriere della Sera)