Rossano Sasso: il nuovo sottosegretario all'Istruzione ha confuso Dante con Topolino

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Rossano Sasso e l’errore su Dante. Anche Rossano Sasso proviene dal mondo della scuola.

Rossano Sasso (Lega) e Barbara Floridia (Movimento 5 Stelle), sono i nuovi sottosegretari al Ministero dell’Istruzione di supporto al neo Ministro Patrizio Bianchi.

Rossano Sasso, così come il nuovo Ministro Bianchi, ha commesso un errore che è diventato virale sul web.

Ed ecco che allora Rossano Sasso potrebbe aver confuso Dante con Topolino

Nei prossimi mesi comunque vedremo quale sarà il contributo di Rossano Sasso al Ministero dell’Istruzione. (Money.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

E' stato Matteo Salvini a indicarlo, dopo le numerose proposte e battaglie condotte da Sasso nella commissione istruzione e cultura della Camera dei deputati.Insegnante, 45 anni, Sasso è nato a Bari ed è "adottivo" di Altamura, dove vive. (AltamuraLife)

Niente Divina Commedia, ma ‘L’Inferno di Topolino‘. 25 Febbraio 2021 11:03. Clamorosa gaffe del sottosegretario all’istruzione Rossano Sasso: il deputat della Lega voleva citare una frase di Dante, ma è in realtà di Topolino. (Stretto web)

In realtà la frase era stata pronunciata sì da Dante, ma da uno a fumetti apparso su un albo di Topolino risalente a più di settant’anni fa, che non avrebbe ricordato neanche Walt Disney. a Peccato che la citazione, postata sul suo profilo Facebook per celebrare l’evento, nelle sue idee era di Dante Alighieri. (RagusaNews)

La citazione, riportata sul profilo del sottosegretario leghista all’Istruzione Rossano Sasso, doveva nelle sue idee appartenere a Dante Alighieri. Sasso è uno degli otto segretari di schieramento leghista nel neonato governo Draghi. (L'HuffPost)

Il sottosegretario leghista appena eletto Rossano Sasso ha fatto una clamorosa gaffe su Facebook: ha citato Dante e invece era Topolino. E soltanto ora che è stato nominato sottosegretario all’Istruzione è emersa questa sua clamorosa gaffe che suscita qualche perplessità circa la sua nomina. (BlogLive.it)

La frase, in origine, è stata pronunciata dal Dante-Topolino che faceva parte de “L’Inferno di Topolino” Questa frase Sasso l’ha citata attribuendola a Dante mentre era di Topolino che la diceva in una vignetta. (Baritalia News)