Coronavirus, maschere da snorkeling per combattere Covid-19

IL GIORNO INTERNO

La società bresciana Isinnova ha brevettato la valvola, ma già un minuto dopo ha reso disponibili sui Social tutti i parametri.

Gardone Valtrompia (Brescia), 24 marzo 2020 - La foto della maschera da snorkeling di Decathlon indossata in strada da un uomo per difendersi dall’avanzata del coronavirus era diventata una delle prime immagini dissacranti di questa emergenza.

Decathlon, ha fornito una ventina di maschere per poterle smontare ed eseguire tutte le prove. (IL GIORNO)

Ne parlano anche altre fonti

Le maschere da snorkeling della Decathlon modificate per essere collegate a respiratori funzionano. Come spiegano da 3DP World: “Abbiamo contattato in breve tempo Decathlon, in quanto ideatore, produttore e distributore della maschera Easybreath da snorkeling. (Il Notiziario)

A suggerire l’idea di trasformare la maschera da snorkeling in ventilatore polmonare, il medico Renato Favero ex primario dell’ospedale di Gardone Valtrompia. E’ quanto accade in questi giorni in cui una maschera da snorkeling brevettata dal colosso francese Decathlon, diventa il prototipo di un ventilatore polmonare d’emergenza. (Tecnoandroid)

Brevetto analogo è stato depositato a nome di un’azienda genovese, la Mestel Safety Srl, ditta della Ocean Reef Group. (L'Arena)

E come lui tanti altri makers. Ne è nato così un brevetto tutto italiano che trasforma la maschera da snorkeling «Easybreath» commercializzata da Decathlon in una maschera per respiratori ospedalieri. (QC QuotidianoCanavese)

"La chiave di distribuzione utilizzata sarà la quota di accesso abitualmente adottata per la ripartizione dei fondi statali". La catena di abbigliamento e accessori sportivi ha così deciso di donare 10 mila delle proprie maschere da snorkeling Easybreath alle Regioni italiane per far fronte all'emergenza sanitaria Covid-19, "nell'attesa dei test e delle sperimentazioni in corso al Politecnico di Milano e sulla base delle risultanze del brevetto della Società Isinnova". (La Repubblica)

“Abbiamo raccolto un appello da parte di una società di Brescia che ha richiesto la produzione di 500 kit”, racconta Mercuri, “Purtroppo la produzione richiede tempi molto lunghi, circa nove ore per produrne uno, quindi abbiamo deciso di attivarci anche noi nonostante non fossimo della provincia di Brescia e non fossimo professionisti”. (Corriere della Sera)