Serena Bortone, la frase "profetica" un anno prima del caso Scurati: cosa aveva detto in diretta sulla Rai

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Sabato scorso è scoppiata una dura polemica in RAI per via della mancata ospitata di Antonio Scurati a Che Sarà, programma di Serena Bortone, nel quale il celebre scrittore avrebbe dovuto presentare un monologo sul 25 aprile, annullato ufficialmente per ragioni di contratto. Praticamente la scintilla a una polemica su censure e questioni molto più delicate riguardante la Rai, il governo, il fascismo e l'antifascismo. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

Il direttore generale parla di "ennesimo attacco strumentale al servizio pubblico" e di "notizie inverosimili e ricostruzioni surreali". "Mi trovo costretto - afferma - ad intervenire per cercare di frenare l'ennesimo tentativo di aggressione nei confronti della Rai". (Sky Tg24 )

Di Redazione Politica Dai profili ufficiali della festa di Fratelli d’Italia, le parole sul caso dello scrittore a cui è stato impedito di leggere un testo sulla Festa della Liberazione (Corriere della Sera)

Alla RAI sanno come trasformare, una Zucca e dei Topolini in una Carrozza con Cavalli, per permettere a Cenerentola di andare al grande ballo a Corte. CATANIA – Antonio Scurati non è Alekos Panagulis, ovviamente. (Livesicilia.it)

Antonio Scurati, dal Premio Strega al monologo sul 25 Aprile – Ascolta

Roma, 22 apr. – “In queste ore in cui si susseguono notizie inverosimili e ricostruzioni surreali, mi trovo costretto ad intervenire per cercare di frenare l’ennesimo tentativo di aggressione nei confronti della Rai (Agenzia askanews)

Il primo è che nessuna conclusione circa la vicenda Scurati andrebbe tratta prima che si metta fine l’istruttoria che la Rai ha avviato. Il direttore generale dell’azienda pubblica radiotelevisiva Giampaolo Rossi scende in campo in prima persona sulla vicenda del monologo di Antonio Scurati, non andato in onda su Rai3. (Corriere Roma)

Il figlio del secolo”, col quale è rimasto in cima alle classifiche di vendita per due anni consecutivi. Ma qualcosa è andato storto. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)