Il dibattito sulla censura in Rai: il caso Scurati

Il direttore generale dell’azienda pubblica radiotelevisiva, Giampaolo Rossi, ha recentemente preso posizione sulla questione del monologo di Antonio Scurati, che non è stato trasmesso su Rai3. Questo intervento diretto del manager non è un evento comune.

L'istruttoria in corso

Rossi ha voluto chiarire due punti fondamentali. Il primo riguarda l'istruttoria che la Rai ha avviato sulla vicenda Scurati. Secondo Rossi, non si dovrebbero trarre conclusioni affrettate prima che l'istruttoria giunga al termine.

Il caso Scurati e la questione della censura

Il caso Scurati ha suscitato molto interesse nei media nazionali. Lo scrittore e storico Antonio Scurati aveva preparato un monologo da presentare durante la trasmissione di Serena Bortone, prevista per il 25 aprile, data simbolo della storia italiana. Tuttavia, la Rai ha rifiutato di trasmettere il monologo. Secondo Bortone e gran parte della stampa, il rifiuto sarebbe dovuto a una questione di censura. Altri sostengono che la questione riguardi il compenso economico previsto per il monologo (1800 euro per un minuto).

La lettura del monologo in consiglio comunale

Nel frattempo, Giulia Pastorella, consigliera comunale di Azione e capogruppo dei Riformisti in Comune a Milano, ha aperto una recente seduta del consiglio comunale leggendo il monologo di Scurati sul 25 aprile. Il gesto ha ricevuto applausi bipartisan. Azione Milano ha deciso di leggere il monologo dello scrittore meneghino e premio Strega in tutte le sedi comunali.

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