Incendio Porto Ancona, nel mirino l'impianto fotovoltaico. Ma non si escludono inneschi

il Resto del Carlino INTERNO

Un disastro strutturale, con più di mezza area ex Tubimar alla Zipa andata distrutta, a cui per fortuna sembra non si sia collegata un’emergenza ambientale.

L’odore pesante del materiale bruciato, in realtà, ha continuato ad aggredire la città anche nella serata di ieri, dopo che nel pomeriggio le cose sembravano essere migliorate.

Qualche dettaglio in più potrebbe arrivare una volta spento definitivamente il rogo e messa in sicurezza l’area per cercare eventuali inneschi o indizi importanti. (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altri media

Grazie a tutti i miei collaboratori che dall’altra sera lavorano senza sosta e andranno avanti per rilevare eventuali altre sostanze. Sono stati presentati ieri dall’Arpam i dati riscontrati da mercoledì mattina nell’aria di Ancona dopo il vasto incendio che ha bruciato un’area di 40mila metri quadrati del porto. (il Resto del Carlino)

1' di lettura. Ancona 17/09/2020 - Il giorno dopo il grande incendio che ha devastato i capannoni dell'area ex Tubimar, al porto di Ancona si continua a lavorare. Giovedì mattina, dopo 30 ore di lavoro, i pompieri hanno spento gli ultimi focolai che ancora bruciavano all'interno dei capannoni distrutti dalle fiamme. (Vivere Ancona)

La visione dei video ripresi dalle telecamere serve dunque per non lasciare nulla al caso. Al momento l'ipotesi è che si sia trattato di un fatto accidentale ma nessuna pista viene esclusa. (Cronache Maceratesi)

Nella riunione del Coc, comunque, è emerso quanto segue: • Non ci sono al momento evidenze di sostanze tossicche nell’aria. Secondo le stime effettuate dai pompieri sul posto, l’area interessata dal rogo è di circa 40mila metri quadrati. (QDM Notizie)

Esclusa già da ieri la presenza di amianto da parte di Marchetti. Le fiamme sono finalmente state spente dai Vigili del Fuoco, anche se il materiale bruciato continua ad emettere del fumo. (Centropagina)

I vigili del fuoco circondano l’edificio, gli idranti sparano acqua, si teme il crollo del tetto, che in parte viene giù. Lo stop alle scuole e ad altre attività è stato prolungato precauzionalmente ad Ancona anche per la giornata di oggi, quando arriveranno i risultati definitivi dei rilievi dell’Arpam. (Corriere Adriatico)