Borse in sordina, aspettano l'inflazione Usa. Sale il petrolio

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Giù De' Longhi dopo il collocamento del 4% da parte di De Longhi Industrial e Giuseppe De Longhi avvenuto a 35,38 euro per azione (38,88 la chiusura di ieri).

La curva dei nuovi casi di Covid-19 nell'arcipelago continua infatti a diminuire dopo i picchi raggiunti ad agosto

2' di lettura. Borse europee senza slancio dopo i rialzi della prima seduta settimanale.

Salgono intanto i prezzi del greggio perché, a poche settimane dal passaggio di Ida, l'uragano Nicholas è arrivato a toccare le coste del Texas (Il Sole 24 ORE)

Su altre fonti

Cede un decimo l’inflazione USA nel mese di agosto, facendo probabilmente tirare un grosso sospiro di sollievo alla Fed. USA, inflazione rallenta nel mese di agosto. (Ekonomia.it)

A livello mensile il dato core è salito dello 0,1%, meno del +0,3% stimato, dopo il +0,3% di luglio e al minimo dal febbraio scorso Escluse le componenti più volatili rappresentate dai prezzi dei beni energetici e alimentari, l'indice dei prezzi al consumo core è salito del 4% su base annua, meno del +4,2% atteso e meno anche del +4,3% di luglio. (Yahoo Finanza)

Bene anche molti petroliferi, tra cui Lundin (+4,3%) e Polski Koncern (+3,8%), col greggio che sale (wti +0,6%) a 70,8 dollari al barile. In Europa la Piazza migliore resta Milano (+0,7%), con lo spread Btp-Bund risalito a 99,2 punti e il rendimento del decennale italiano allo 0,65%. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Nel dettaglio l'incremento mensile e' stato dello 0,3%, contro attese per un +0,4%, quello annuo del 5,3%, contro attese rispettivamente del 5,4%. Gli indici sono poi migliorati nel pomeriggio, dopo che e' stato annunciato che ad agosto non solo non ci sono state fiammate inflazionistiche, ma addirittura l'andamento dei prezzi al consumo e' stato inferiore alle attese. (Borsa Italiana)

Escluse le componenti più volatili rappresentate dai prezzi dei beni energetici e alimentari, l'indice dei prezzi al consumo core è salito del 4% su base annua, meno del +4,2% atteso e meno anche del +4,3% di luglio. (Finanzaonline.com)

C'è chi, come il pool di economisti di Pantheon Macro, ha già fatto saltare i tappi di champagne. Il dato del mese scorso dell'inflazione mette probabilmente meno pressione alla Fed, ma non ne cambierà la rotta e non indurrà le colombe a pretendere di temporeggiare ancora prima di avviare il processo di normalizzazione (ilGiornale.it)