Casa*ound, striscioni in tutta Italia per onorare i combattenti afghani del Panjshir nel nome di Massoud

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Di fronte a questo scenario, questi soldati, tra cui il figlio dello stesso Massoud, hanno deciso di scegliere la via del sacrificio nel nome del loro popolo, anche senza il sostegno della comunità internazionale che, invece, preferisce aprire canali di dialogo con i tagliagole talebani.

“Abbiamo voluto rendere in questo modo onore ai soldati del Panjshir che, raccolta l’eredità di Massoud, stanno combattendo contro le milizie talebane tra le montagne dell’Afghanistan – afferma CasaPound Italia in una nota – Tutto l’Afghanistan si trova a vivere una fase di profonda crisi, caratterizzata da un intreccio di accordi spregiudicati e tradimenti ignobili, cui si aggiunge il nuovo tentativo di invasione da parte del Pakistan (La mia città NEWS)

La notizia riportata su altre testate

Secondo Wali Massoud, zio dell'attuale leader dell'Alleanza del Nord Ahmad Massoud, la roccaforte di resistenza anti-talebana in Pansir non è perduta, ma nessuno sembra voler aiutare l'Alleanza del Nord. (tvsvizzera.it)

– afferma CasaPound Italia in una nota – Tutto l’Afghanistan si trova a vivere una fase di profonda crisi, caratterizzata da un intreccio di accordi spregiudicati e tradimenti ignobili, cui si aggiunge il nuovo tentativo di invasione da parte del Pakistan (Il Cittadino on line)

Secondo quanto si legge sull’account Twitter di Panjshir_Province, riconducibile al Fronte di resistenza nazionale, sono in corso violenti scontri tra gli uomini di Ahmad Massoud e i talebani in tre distretti, quelli di Dara, Abshar e Paryan. (Corriere TV)

Attualmente Wali Massoud vive in Europa e cerca di dare man forte politicamente alla causa portata avanti dal nipote che “sta bene, è energico, lucido”, riferisce Il Panshir, la roccaforte di resistenza anti-talebana, non è perduto. (Ticinonews.ch)

Due giorni dopo, infatti, l'11 settembre, due aerei distruggono le Torri Gemelle, mentre un altro si schianta contro il Pentagono. Il giorno prima, infatti, il 9 settembre del 2001, due terroristi di Ansar al Sharia, travestiti da giornalisti, si fanno saltare in aria uccidendo Ahmad Shah Massoud, il leone del Panshir. (ilGiornale.it)

Perché?Perché hanno perso, anche se non se ne rendono ancora conto e, anzi, ritengono d’aver riportato una storica vittoria sull’Occidente. Sangue sarà sparso sulla sabbia del deserto o tra le rocce del Panshir, ma la luce trionferà sempre sulle tenebre: un libro è assai più pericoloso di qualsiasi pallottola e la democrazia si esporta (La Pressa)