Il Sole 24 Ore, la Lega Serie A già sapeva della Superlega: c'è il verbale

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Come riporta Il Sole 24 ore, in Lega si era discusso del progetto: "Nessun golpe.

il tentativo da parte di 12 club di istituire un campionato d'élite in Europa è fallito anche a causa dell'effetto sorpresa.

In tanti sono sembrati all'oscuro delle trame tessute da Andrea Agnelli, Florentino Perez e gli altri proprietari, ma la realtà è diversa.

Il caos Superlega continua a tenere banco nel mondo del calcio. (Tutto Napoli)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il Consiglio della Lega di Serie A ha discusso lo scorso 16 febbraio – due mesi prima dei comunicati stampa che ne hanno annunciato urbi et orbi la nascita ufficiale – del progetto di Superlega raffrontandolo con quello della Superchampions. (fiorentinanews.com)

In quella riunione, il cui verbale Il Sole 24 Ore riporta di avere visionato, l’Head of Competitions di Serie A, Andrea Butti, avrebbe illustrato un progetto molto simile a quello poi annunciato: 15 squadre tra cui distribuire 3,5 miliardi di euro. (TUTTO mercato WEB)

In quell'occasione sono stati esposti dall'Head of competition and operations della Serie A Andrea Butti i dettagli delle due proposte di riforma delle competizioni internazionali: preannunciate date di inizio, numero delle partecipanti, e persino gli introiti previsti - i famosi 3.5 miliardi di euro messi a disposizione dalla SuperLega -. (LAROMA24)

La Serie A era al corrente del progetto Superlega. Il Consiglio della Lega Serie A era al corrente della Superlega. Come riportato dal Sole 24 Ore, il 16 febbraio in una riunione con Dal Pino, De Siervo, Giulini, Percassi, Scaroni, Setti, Lotito e Marotta si parlò già del progetto di riforma delle competizioni internazionali. (RomaNews)

Questa la notizia lanciata nelle ultime ore da Il Sole 24 Ore: secondo il quotidiano, il tema sarebbe stato trattato in consiglio di Lega Serie A al quale avrebbero partecipato, oltre al presidente Dal Pino e l’ad De Siervo, i consiglieri con diritto di voto Giulini (Cagliari), Percassi (Atalanta), Scaroni (Milan) e Setti (Hellas Verona), ma anche quelli senza diritto di voto in quanto consiglieri federali, cioè Lotito (Lazio) e Marotta (Inter). (Calcio Atalanta)

Tutti, quindi, sapevano della Super League a febbraio e la valutavano come alternativa alla SuperChampions Uefa, tendenzialmente preferita, se non altro perché vissuta come "male minore". Insomma, per essere un «golpe» o una sedizione «carbonara», il piano della Super League era piuttosto conosciuto e noto nell'ambiente calcistico. (Tuttosport)