Ema, vaccini: "Richiamo dopo 4 mesi può indebolire sistema immunitario"

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Lo ha dichiarato Marco Cavaleri, il responsabile per la strategia sui vaccini dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco.

L’Italia, come altri Paesi, ha fissato i richiami dopo 4 mesi dall’ultima dose.

Secondo l’alto funzionario dell’Agenzia Ue, la somministrazione di booster ogni quattro mesi potrebbe comportare il rischio di sovraccaricare il sistema immunitario delle persone.

I booster “possono essere somministrati una volta, o forse due, ma non è qualcosa che deve essere ripetuto costantemente

“Se la strategia è di somministrare booster ogni quattro mesi, finiremo probabilmente per avere problemi con la risposta immunitaria” della popolazione, ha spiegato. (StatoQuotidiano.it)

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Come dicevano i romani, il generale deve essere bravo e fortunato: penso che qui ci siano entrambi gli elementi” Penso che la linea di Draghi sia molto simile a quella del premier britannico Johnson. (La Tecnica della Scuola)

Dopo il richiamo booster che ha seguito il ciclo completo di due dosi, ne servirà ancora un altro? Le dichiarazioni rilasciate dagli esperti lasciano chiaramente intendere che la terza dose non è sufficiente per scongiurare la diffusione del contagio (Salutarmente)

“E vogliamo vedere questi dati prima di fare qualunque raccomandazione”, ha sottolineato Cavaleri. Cavaleri infatti ha spiegato: “Se l’uso dei richiami potrebbe essere considerato parte di un piano di emergenza, vaccinazioni ripetute a brevi intervalli non rappresenterebbero una strategia sostenibile a lungo termine“. (Il Fatto Quotidiano)

Secondo Cavaleri, il ricorso ai richiami «potrebbe essere considerato parte di un piano di emergenza». Secondo booster? (ilmessaggero.it)

È il caso di Ungheria e Danimarca ma anche di Cile e Israele che ha iniziato proprio il 2 gennaio scorso. Se in diversi Paesi l'eventualità è ancora lontana (ma comunque presente) sono diverse le nazioni europee (e non) che o si stanno preparando o già la somministrano. (Ticinonline)

Roma, 13 gen. (LaPresse) – “Questa affermazione non ha sostanza in evidenze scientifiche. Così Pierluigi Lopalco, epidemiologo e docente di Igiene all’Università del Salento, commenta a LaPresse l’affermazione di alcuni immunologi sul fatto che i vaccini anti-Covid, fatti a breve distanza uno dall’altro, potrebbero danneggiare il sistema immunitario. (LaPresse)