L’Etna non si ferma, fontane di lava alte 1 km e nube di cenere

Tempo Stretto INTERNO

Stanotte nuovo incremento dell'attività. L’Etna è un vulcano carico di energia interna che la notte scorsa dopo la mezzanotte ha dato vita generato getti di lava alti fino a mille metri sopra il cratere di Sud-Est.

Dopo l’una l’Ingv-Oe di Catania ha registrato una repentina diminuzione della fontana di lava.

Durante questa attività ha avuto inizio un secondo trabocco lavico dalla bocca della sella, alimentando un flusso lavico diretto verso sud-ovest. (Tempo Stretto)

Ne parlano anche altre testate

Intorno alle 23 i getti di lava hanno superato il chilometro di altezza, dando vita a due colate laviche: la prima in direzione della valle del Bove e l’altra in direzione Sud-ovest. (AMnotizie.it)

Uno spettacolo.che fa paura, coabitare e vivere alle pendici del vulcano più attivo e capriccioso d'Europa (La Sicilia)

“L’Etna è un gigante buono che però può arrabbiarsi e diventare molto pericoloso”, ha concluso il numero uno dell’INGV “Dobbiamo avere la massima attenzione – ha continuato Doglioni – perché le eruzioni possono evolvere con colate che possono arrivare alle infrastrutture sui fianchi dell’Etna come avvenne nel 2001, oppure a eruzioni che si avvicinano agli insediamenti abitativi come nel 1991 e 1993. (Stretto web)

Poi, dall’1,15 si è avuta una repentina diminuzione della fontana di lava, pur continuando l’attività effusiva dei due flussi lavici, che si sono sovrapposti alle colate degli episodi precedenti, e proseguendo inoltre l’attività esplosiva ai crateri sommitali. (La Gazzetta Augustana.it)

Il vulcano siciliano ha generato getti di lava alti circa mille metri e fitte nubi di cenere sopra il cratere Sud-Est. L’attività parossistica ha creato anche un secondo trabocco lavico dalla bocca della sella. (Il Fatto Quotidiano)

Numerose le segnalazioni, dalla Zisa alla zona della Fiera, da parte di cittadini che hanno trovato su balconi e terrazze uno strato di pulviscolo nero. In allegato l’immagine satellitare della Nasa chiarisce ogni dubbio: ben visibile la nube di cenere giunta tra palermitano e trapanese tirrenico (PalermoToday)