Bologna 2 Agosto

la Repubblica INTERNO

Le vittime senza volto. Lavorava come operaia alla Ducati di Bologna, aveva due figli.

Aveva 66 anniIl 2 agosto era andata in macchina con il figlio alla stazione di Bologna.

Alle 10,25 del 2 agosto 1980 il più sanguinoso attentato del Dopoguerra ferisce l’Italia.

Viveva a Bologna con uno dei suoi due figli.

Aveva 34 anniViveva con la moglie e il figlio di due anni in provincia di Bologna.

(la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Neofascisti ed esponenti dell’ultradestra in genere, appartenenti al movimento skin, ultrà degli stadi: diverse componenti delle realtà dell’estremismo hanno dato la loro adesione alle contro-manifestazioni indette in diverse piazze d’Italia in occasione dei 40 anni della strage alla stazione di Bologna, costata la vita a 85 persone. (Corriere della Sera)

Parte da qui lo speciale «Bologna, la storia di una strage» (Sky Tg24, disponibile on demand). E stragi crudeli, terribili, come quella alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 che causò 85 morti e 200 feriti e che, nonostante la condanna definitiva dei tre autori neofascisti, continua a essere avvolta nel mistero. (Corriere della Sera)

Ovvero dagli apparati, spionistici e mediatici, che quelle stragi avevano organizzato e poi coperto.In teoria, la “guerra” tra questi due campi avrebbe dovuto essere assoluta e senza possibili compromessi. (L'AntiDiplomatico)

Poco dopo Carlo Alberto partì per Bologna: allora non c’erano i telefonini e per avere notizie immediate occorreva recarsi sul posto. Conoscere la verità è un diritto non soltanto di noi famigliari delle vittime, ma di tutto il Paese». (La Gazzetta di Modena)

Ci saranno anche due taxisti in attesa di clienti, fermi nel posteggio davanti all’edificio polverizzato dallo scoppio. Il più anziano si chiamava Antonio Montanari e di anni ne aveva 86: sei in più di Maria Idria Avati. (Corriere della Sera)

Non dimenticheremo mai, non smetteremo mai di chiedere verità e giustizia». Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, 40 anni dopo definisce quel 2 agosto «una pagina buia della nostra storia. (Corriere della Sera)