Coronavirus, Rezza (Iss): “Test sierologici? Caratteristiche non soddisfacenti

Il Fatto Quotidiano INTERNO

“Finora le caratteristiche dei test sierologici non sono del tutto soddisfacenti, l’affidabilità è ben lungi dal 100%.

Per questo si stanno valutando vari test, come quello che cita lei al San Matteo di Pavia”.

E sulla possibilità che questi test rappresentino un “patentino di immunità” per chi li effettua, sottolinea: “Se anche avessi un test anticorpale positivo non mi avvicinerei ad un’altra persona, potrebbe essere un falso positivo, insomma mi dà un’indicazione di massima. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

"Anche se vediamo un calo dei casi - ha ribadito - dobbiamo sempre essere cauti. E "non è detto che sia più facile riaprire un'area dove l'incidenza" del contagio è bassa. (Tiscali.it)

Secondo Rezza, "è chiaro che siccome ci sono molti casi di operatori sanitari sono scoppiati dei focolai nelle Rsa. Per esempio, ci sono differenze geografiche, ma non vuol dire necessariamente che siccome l’incidenza è bassa in un’area sia più facile aprire. (AGI - Agenzia Italia)

Ma aspettiamo domani o dopodomani prima di tirare un sospiro di sollievo". Published on Apr 7, 2020. "Finalmente sembra che si inizi a vedere una diminuzione di nuovi casi: nella curva epidemica, dopo una fase di plateau, sembra esserci una discesa, la curva tende a flettere in basso. (La Repubblica)

"La sottostima della mortalità è ovviamente una cattiva notizia - ha detto ancora Rezza - ma la sottostima degli infetti è una buona notizia perchè vuol dire che si sono molte più persone contagiate che hanno superato la malattia. (Toscana Media News)

Emergenza Coronavirus, Rezza: "Attenti, questa flessione non deve essere un tana libera tutti". Giovanni Rezza, dirigente di ricerca dell'Istituto Superiore di Sanità ed epidemiologo, ha invitato a tenere alta la guardia nonostante l'inizio della discesa della curva epidemica in Italia: "Speriamo di assistere a una flessione, ma bisogna sempre tenere a mente che il virus resterà nella popolazione. (TUTTO mercato WEB)

L’età mediana dei casi calabresi calcolata dall’istituto è di 56 anni, quella nazionale (su 65.990 casi) è superiore, pari a 62 anni. La suddivisione per coorte anagrafiche dei dati calabresi è la seguente: 13 casi (0-9 anni); 25 (10-19 anni); 59 (20-29 anni); 55 (30-39 anni); 115 (40-49 anni); 125 (50-59 anni); 138 (60-69 anni); 73 (70-79 anni); 63 (80-89 anni); 19 (over 90 anni) e 2 non noti. (Telemia)