Inflazione, i potenti riuniti a Davos sperano nella memoria corta dei lavoratori

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Anche quest’anno è arrivato puntuale il World Economic Forum che si svolge nella località svizzera di Davos dal 16 al 20 gennaio. Per dare un tocco di italianità, possiamo considerarlo, almeno per la vicinanza temporale, una specie SanRemo internazionale della canzone economica, se questa esistesse. Otre 2700 selezionatissimi invitati provenienti da 130 paesi tra politici, esperti, giornalisti e commentatori si riuniscono qui ogni anno, soggiornando in lussuosi alberghi, e ciascuno propone il suo repertorio musicale, cioè ci offre le sue valutazioni sull’economia mondiale e fa delle previsioni economiche per l’anno in corso. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

Scenari della policrisi . Secondo la Banca Mondiale, stiamo assistendo al più grande aumento di disuguaglianza e povertà globale dal secondo dopoguerra. (Il Manifesto)

Eppure lo scorso settembre Giorgia Meloni aveva partecipato al tradizionale Forum Ambrosetti che riunisce annualmente in quel di Villa d’Este a Cernobbio un parterre di relatori di assoluto livello, leader di alto livello da tutto il mondo, tra capi di stato, ministri delle finanze, manager di grandi aziende, vertici sindacali, rappresentanti di organizzazioni non governative e della società civile. (tviweb)

In Svizzera fervono da tempo i preparativi e non mancano neanche alcuni malumori, come riporta il Blick in vari articoli. Sono attesi circa 3mila partecipanti dai settori dell’economia, della politica, della scienza e della società, provenienti da tutto il mondo. (Nicola Porro)

Guida alla kermesse svizzera cominciata ieri e giunta alla sua edizione numero 53. Oltre diecimila i partecipanti, oltre cento i Paesi presenti (Policy Maker)

Il primo, tipico di giornaloni e tv, è di fare da grancassa ai comunicati ufficiali del fondatore-padrone del Forum, Klaus Schwab, abile come pochi nel presentare l'evento come il più importante raduno mondiale dei big della politica e della finanza, cosa che gli riesce bene perfino quando, come quest'anno, neppure uno dei big politici mondiali ha risposto al suo invito, salvo i ricchi emiri del petrolio e del gas in cerca di visibilità. (Italia Oggi)

Nel complesso, le priorità infrastrutturali di livello 1 sono 247. I primi 10 interventi più onerosi assorbono il 40% del valore totale di oltre 200 miliardi di euro (Frosinone News)