Usa, "Amazon costringe i dipendenti a fare pipì in bottiglie di plastica". E la società si scusa.

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In pratica Amazon si era dimenticata degli autisti in giro per gli Usa per le consegne dei pacchi.

“Pagare i tuoi impiegati 15 dollari all’ora non ti rende un posto di lavoro all’avanguardia – aveva detto rivolgendosi al gigante dell’e-commerce – se poi costringi i tuoi impiegati a fare pipì nelle bottiglie di plastica”.

Calls it an “own goal” https://t.co/MZJM8mVi2u — Dave Lee (@DaveLeeFT) April 3, 2021. (News Mondo)

Su altri giornali

Iniziate a riconoscere le condizioni di lavoro inappropriate che avete creato per tutti i vostri dipendenti" Pocan, sempre attraverso Twitter, ha replicato: "Non si tratta di me ma dei vostri impiegati, che non trattate con sufficiente rispetto e dignità. (Fanpage.it)

Il problema con gli autisti di Amazon è «di lunga data» e «riguarda tutto il settore», ha fatto sapere la società sottolineando: «Vorremmo risolvere il problema. Lo stesso regista Ken Loach, nell'ultimo film «Sorry we missed you», aveva rivelato questo agghiacciante particolare. (La Sentinella del Canavese)

"Dobbiamo delle scuse a Pocan", hanno fatto sapere da Seattle. Usa, Amazon chiede scusa: "E' vero, autisti facevano la pipì nelle bottiglie" La denuncia partita da un parlamentare e ripresa dai media: di fronte alle prove documentali, Seattle fa marcia indietro. (Rai News)

Dopo aver respinto seccamente le affermazioni del deputo, la società alla fine ha ammesso la sua responsabilità, osservando di non aver fornito una risposta accurata. Era stato il magazine Vice a pubblicare foto di bottiglie piene di urine e condividere le testimonianze di lavoratori che vista la pressione di far presto nelle consegne non si fermavano a urinare. (Open)

Amazon ha chiesto scusa a un deputato del partito democratico americano Marc Pokan che ha accusato il colosso fondato a Jeff Bezos di costringere i suoi autisti a urinare nelle bottiglie di plastica pur di fare in fretta nella consegna delle merci. (il Fatto Nisseno)

Le accuse sollevate dal deputato hanno messo ai ferri corti Amazon che alla fine ha dovuto ammettere le sue colpe di fronte alla condizione dei suoi sottoposti. Usa, Amazon ammette: “A volte i nostri autisti sono stati costretti a fare pipì nelle bottiglie durante i viaggi”. (Yeslife)