Il brutto segnale dall’Ue: “Adesso la spesa corrente andrà tagliata”

Il Fatto Quotidiano ESTERI

È un segnale: piccolo, a suo modo gentile, ma inequivocabile.

Col parere con cui in sostanza dà un primo via libera alla manovra finanziaria dell’Italia, la Commissione Ue segnala che la ricreazione sta per finire: dalla legge di Bilancio del prossimo autunno si tornerà in qualche modo allo status quo ante Covid.

Cos’ha detto Bruxelles?

(Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Per questo la Commissione «invita l'Italia ad adottare, nell'ambito del processo di bilancio nazionale, le misure necessarie per limitare la crescita della spesa corrente finanziata a livello nazionale». (La Stampa)

Gli attuali tassi d'interesse molto bassi non possono essere dati per scontato, anche per via delle prospettive di inflazione che stanno cambiando. Tra le altre cose, preserva gli investimenti a livello nazionale (Il Sole 24 ORE)

Ma, nonostante ciò, abbiamo indicato la questione dell'aumento della spesa corrente. Stiamo sollevando l'attenzione su un problema, la crescita della spesa corrente finanziata internamente. (Rai News)

a Commissione europea promuove l'Italia sulla manovra, e sulla spinta del Pnrr per gli investimenti, ma la critica "sull'aumento delle spesa corrente da fondi nazionali". (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

La Commissione peraltro, nel cosiddetto pacchetto autunnale per il semestre 2022, plaude alle misure con cui l’Italia dà «priorità alla transizione verde e digitale», rispondendo positivamente alle raccomandazioni del Consiglio dello scorso giugno sulla necessità di una «ripresa inclusiva Manovra promossa a Bruxelles ma con il solito avvertimento sul «debito alto» e il monito: «Spendete meno». (Il Manifesto)

Tenendo conto della forza della ripresa, l’Italia è invitata a riesaminare regolarmente l’uso, l’efficacia e l’adeguatezza delle misure di sostegno e ad essere pronta ad adattarle, se necessario, alle mutevoli circostanze”. (L'HuffPost)