San Marino si prepara a partecipare alla COP 26

Libertas San Marino INTERNO

Anche la Repubblica di San Marino parteciperà alla COP 26 - UN Climate Change Conference of the Parties, il più grande vertice internazionale che riunirà oltre 30.000 delegati tra cui Capi di Stato, rappresentanti di governo, imprese, esperti climatici e attivisti per concordare un piano d’azione coordinato per affrontare il cambiamento climatico.

Al termine dell’incontro, i membri del Tavolo per lo Sviluppo Sostenibile, saranno ricevuti in Udienza dai Capitani Reggenti, S.E. (Libertas San Marino)

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“Un evento decisivo”, sottolinea la Segreteria al Territorio, vista la priorità globale del tema. Oltre 30mila delegati - tra capi di Stato, rappresentanti di governo, aziende, esperti e attivisti - insieme per elaborare un piano d'azione e affrontare i cambiamenti climatici. (San Marino Rtv)

È stato un gruppo di scienziati esperti di intelligenza artificiale a creare questo progetto. Hanno la propria base a Mila, nel Quebec AI Institute del Canada e hanno fatto di tutto per rendere credibile la loro simulazione. (Sky Tg24 )

Il summit, che si svolgerà nel Regno Unito a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre prossimo, ha carattere straordinario e urgente; si tratta di un evento decisivo nella lotta ai cambiamenti climatici, oggi diventata una priorità globale, una sfida che tutti dobbiamo affrontare per salvare l’ambiente in cui viviamo. (il Resto del Carlino)

"Come Wwf abbiamo deciso di impegnarci per sensibilizzare il maggior pubblico possibile sull'impatto del sistema alimentare sui sistemi naturali e per spiegare quanto siano importanti le nostre", aggiunge Eva Alessi È necessario affrontare questo cambiamento in maniera coerente e coordinata. (Rai News)

Le luci e i suoni durante lo spettacolo verranno alimentati da energia pulita e con le attrici abbiamo lavorato sulla ricerca dell'organicità dell’interpretazione in relazione anche all’ambiente. “Ho deciso di mettere in scena lo spettacolo When, al tramonto, sulle rive del fiume Tagliamento” afferma Morassutti. (Il Friuli)

Infatti si stima che circa l’80% delle persone che soffrono per insicurezza alimentare, vivano in paesi dove questi fenomeni sono frequenti. In questo quadro l’Italia si scopre estremamente vulnerabile: il Made in Italy è a rischio. (Money.it)