Generali, il patto Del Vecchio-Caltagirone si allarga

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Bluerating.com ECONOMIA

Il Patto di consultazione su Generali stretto da Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio si allarga.

L’ente torinese presieduto da Giovanni Quaglia ha apportato al patto tutte le proprie 19.482.665 azioni di Assicurazioni Generali, pari al 1,232% del capitale.

Quanto al ruolo che la Fondazione Crt avrà nel patto Quaglia si è limitato a dire: “Lo vedremo”.

Per questo le Parti aderenti al Patto si sono impegnate a tenere lontano l’obbligo di lanciare un’offerta pubblica di acquisto (OPA) sul Leone di Trieste (Bluerating.com)

Ne parlano anche altre fonti

L’istituto di piazzetta Cuccia avrebbe l’appoggio delle famiglie Boroli-Drago, che hanno in capo l’1,7% del capitale del Leone di Trieste Scatta il conto alla rovescia in vista del cda del prossimo 27 settembre, da cui potrebbe emergere un quadro più chiaro sulla futura governance di Generali. (Il Cittadino on line)

Francesco Gaetano Caltagirone rafforza ulteriormente la propria quota nel capitale di Generali, portandosi dal 6,07% al 6,10% dopo avere acquistato 530 mila azioni, pari allo 0,03% del capitale. (Il Cittadino on line)

Piazzetta Cuccia potrebbe contare infatti sul sostegno di otto consiglieri non esecutivi su 12 all’incontro della prossima settimana. – C’è solo bianco o nero: stare dalla parte di Donnet o contro di lui. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

Nelle ultime ore si è registrata l’adesione di Fondazione Crt e, a seguito delle ultimi acquisti dei soci, il totale detenuto dal patto nel capitale di Generali arriva al 12,334%. Il patto aumenta la sua quota in Generali. (Money.it)

“Aderiamo al patto per partecipare attivamente all’elaborazione di una politica di maggiore sviluppo e creazione di valore del gruppo”, ha spiegato all’Ansa il presidente della Fondazione Crt, Giovanni Quaglia. (Finanza Report)

Il sostegno del mercato e le regole per la nomina dei cda possono aiutare il numero uno della banca a resistere all’attacco di Del Vecchio e Caltgirone, costringendo tutti a una convivenza da separati in casa, certamente non facile (la Repubblica)