Mamone (Unsic): “Richiamo Pfizer e Moderna a 42 giorni? Arma a doppio taglio per la ripresa”

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“Tanto più che, a causa soprattutto delle varianti, aumenta il numero dei vaccinati totali che si infettano in modo sintomatico – continua Mamone

Avrebbe avuto senso ad inizio vaccinazione, garantendo opportunità di sopravvivenza ad un numero maggiore di persone a rischio.

È quanto dichiara Domenico Mamone, presidente del sindacato Unsic, con tremila uffici in tutta Italia.

Ma nel contempo ridurrebbe i vaccinati totali, oggi 6,7 milioni (44mila in Molise), lasciando inalterate quelle preoccupazioni per la salute che costituiscono un freno per la ripresa economica e per il turismo”. (http://www.pressmoliselazio.it)

La notizia riportata su altri media

Nel video l’intervista al Prof. Andrea Cossarizza, Immunologo Unimore. Estendere a 42 giorni l’intervallo fra la prima e la seconda dose dei vaccini anti covid Pfizer e Modena. Un cambiamento che come conferma l’immunologo modenese Andrea Cossarizza non va ad inficiare l’efficacia del vaccino. (Tvqui)

L’analisi mostra “i benefici per la salute pubblica” di un programma di vaccinazione nazionale che in Israele è risultato essere “il fattore chiave del declino delle infezioni”. La prima è che la durata dell’immunità a Covid-19 rimane “al momento sconosciuta”, e poi c’è il rischio “che in futuro emergano nuove varianti resistenti ai vaccini”. (Cosenza Channel)

Il bugiardino dei due vaccini mRna prevede, rispettivamente, 21 e 28 giorni di attesa tra le due dosi. Il Cts ha dato, dunque, il via libera al cambiamento, dicendo che è raccomandabile aspettare 42 giorni ma saranno comunque le Regioni a decidere cosa fare. (ondanews)

Riccardi informa poi che, a seguito del parere del Comitato tecnico scientifico (Cts) per l'emergenza coronavirus, l'intervallo tra la prima e la seconda dose dei vaccini mRna sarà esteso a 42 giorni rispetto agli attuali 21 (per Pfizer-BioNtech) e 28 giorni (Moderna). (Il Gazzettino)

Sullo sfondo di questo squallido mercato combattuto a suon di Euro sulla salute delle persone resta l’incognita sul vaccino russo Sputnik V. Si era parlato di forniture a prezzi più bassi fino a giugno di quest’anno quindi gli aumenti erano prevedibili. (Farodiroma)

Tra la prima e la seconda dose di vaccini Pfizer e Moderna si raccomanda in Italia un intervallo di 42 giorni. La priorità è dunque "coprire dal rischio il maggior numero possibile di soggetti nel minor tempo possibile". (Tiscali Notizie)