Perché Putin ha “bannato” il dem Sassoli? Leggere bene la nota del Cremlino

Il Primato Nazionale INTERNO

Roma, 1 mag – David Sassoli, esponente del Pd e presidente del Parlamento europeo, è stato inserito nella blacklist di Mosca.

Il governo di Vladimir Putin ha vietato l’ingresso in Russia anche ad altri sette funzionari europei.

Non si capisce quindi lo stupore dei politici Ue, è forse più sensato quel “lo sospettavo” di Sassoli.

Perché Putin sanziona Sassoli. Ma come mai la Russia ha sanzionato questi otto funzionari europei?

Leggere bene le dichiarazioni russe. (Il Primato Nazionale)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ciò che rende pateticamente ridicolo Sassoli è il fatto che - come avevo già messo in luce dopo le sue stizzite proteste contro la Cina, la quale aveva osato ricambiare con la stessa moneta le sanzioni Ue - non sembra rendersi conto del banale principio in ragione del quale chi di sanzioni ferisce di sanzioni perisce. (L'AntiDiplomatico)

Il ministero degli Esteri di Mosca ha annunciato le misure in una nota in cui accusa l’Unione Europea di “continuare la sua politica di illegittime misure restrittive unilaterali contro cittadini russi e organizzazioni”. (neXt Quotidiano)

Ma manca ancora l'intesa tra i Paesi membri. Via libera a 5,4 miliardi in progetti climatici e ambientali. L'Aula ha approvato in via definitiva l'accordo con i Paesi Ue su Life, l'unico programma a livello UE dedicato esclusivamente all'ambiente e al clima (EuropaToday)

Sassoli viene colpito non potrà più entrare in Russia - in quanto considerato tra i principali responsabili di «una politica continuata di illegittime misure restrittive unilaterali contro cittadini e organizzazioni russi». (ilGiornale.it)

Nessuna sanzione o intimidazione impedirà al Parlamento Ue o a me di difendere i diritti umani, la libertà e la democrazia. E ancora: "L'Ue si riserva il diritto di adottare misure appropriate in risposta alla decisione delle autorità russe (TIMgate)

Sulla possibile risposta delle istituzioni europee, Sassoli ha concluso: "In questi ultimi anni molti hanno tentato di dividerci, ma non ci sono riusciti. E naturalmente continueremo a fare di tutto perché anche le cittadine e i cittadini della Russia possano godere dello stato di diritto e della democrazia". (la Repubblica)