La grande fuga dal vaccino AstraZeneca: “A Torino record negativo, 1 su 4 dice no”

La Stampa INTERNO

Tempestati di telefonate da parte dei pazienti, che vorrebbero scegliere un vaccino diverso.

La fuga dal vaccino anglo-svedese, dopo le ultime notizie contrastanti, continua e si teme che nei prossimi giorni possa essere ancora più accentuata

Accade ai medici di base piemontesi: quando la vaccinazione degli over 70 ha appena preso il largo e a ridosso della partenza di quella per gli over 60.

(La Stampa)

Ne parlano anche altri media

Ma sulle prossime consegne non c’è al momento alcuna certezza, nonostante nel secondo trimestre l’Italia dovrebbe ricevere oltre 52milioni di dosi I numeri dicono che ad oggi ci sono 8 milioni di italiani che hanno ricevuto una prima dose di vaccino e a 2.294.203 di loro è stato somministrato il siero di Astrazeneca (Quotidiano di Sicilia)

"Per i richiami si potrà utilizzare AstraZeneca anche sotto i 60 anni" ha assicurato alle Regioni il ministro della Salute Roberto Speranza. Questa indicazione può dare un spinta propulsiva alla vaccinazione dai 60 anni in più. (Quotidiano.net)

La tenuta del piano. La questione strategica, però, resta la tenuta del piano vaccini finora articolato dal commissario straordinario all’emergenza Covid-19, generale Francesco Figliuolo. 2' di lettura. (Il Sole 24 ORE)

La maggioranza dei casi si sono verificati entro 14 giorni dalla prima somministrazione, mentre non sono segnalati dopo i richiami. Gli eventi trombotici non riscontrati con altri vaccini hanno portato a questa scelta preferenziale", ha precisato Magrini. (Il Friuli)

Ema, AstraZeneca e piano vaccinale in Italia. Dopo le valutazioni di Ema che ha ritenuto possibile un legame fra il vaccino AstraZeneca e casi molto rari di trombosi, la raccomandazione agli over 60 cambia quindi il piano vaccinale in Italia. (Adnkronos)

C’è confusione, soprattutto perché in passato si sosteneva che le dosi del vaccino anglo-svedese andassero somministrate alle persone sotto i 55 anni, come da indicazioni Aifa. Anni di ricerca, spiega Bucci: «La farmacovigilanza è sacrosanta e si deve continuare a investigare ogni singolo potenziale evento avverso. (Open)