Iran, anche i carri armati per frenare le proteste: 450 morti in quattro giorni

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RINCARO DELLA BENZINA. Tutto è cominciato il 15 novembre, quando in serata il governo iraniano ha annunciato un rincaro del prezzo della benzina di almeno il 50 per cento.

CARRI ARMATI IN PIAZZA. Oltre alle centinaia di vittime in soli quattro giorni, settemila persone sono state arrestate e si contano anche duemila feriti.

Nel giro di due giorni, le piazze delle principali città iraniane si sono riempite di manifestanti che hanno invocato la fine del regime. (Tempi.it)

Ne parlano anche altri giornali

«La Scaligera Basket», si legge nel comunicato, «intende ringraziare coach Dalmonte per l’attività svolta nel periodo di collaborazione e gli augura i migliori successi professionali». È ufficiale: il nuovo allenatore della Tezenis Basket è Andrea Diana, già allenatore del Brescia. (L'Arena)

Il Sultanato, aggiunge, “è pronto a dispiegare tutti i propri mezzi e capacità per mettere fine all’attuale situazione di tensione e preparare il lancio di un dialogo costruttivo fra nazioni”. È quanto emerge al termine dell’incontro fra i ministri degli Esteri di Mascate e Teheran. (AsiaNews)

Sulla base di notizie attendibili ricevute negli ultimi giorni, Amnesty International ha ulteriormente aggiornato ad almeno 208 il numero dei manifestanti uccisi nel corso delle proteste iniziate in Iran il 15 novembre. (Agenpress)

La tv statale iraniana ha riconosciuto che le forze di sicurezza del Paese hanno sparato contro i dimostranti durante le recenti proteste per il rincaro della benzina. La contestazione è scaturita dall'aumento del prezzo del carburante anche a causa del ripristino delle sanzioni Usa. (L'Unione Sarda.it)

Lo sostiene un nuovo bilancio di Amnesty International "basato su informazioni credibili",secondo cui il numero reale delle vittime potrebbe essere molto più alto.L'Ong aveva precedentemente parlato di 143 morti E il ministro degli Esteri iraniano,Zarif, ha annullato la sua partecipazione al forum Med Dialogues, a Roma dal 5 al 7 dicembre. (Rai News)

Oggi la tv di stato del paese IRIB (Radio Televisione della Repubblica Islamica dell'Iran) ha riconosciuto che effettivamente le forze di sicurezza hanno sparato contro i dimostranti, uccidendone un “numero imprecisato”. (A Voce Alta)