Il momento nero della lira turca: nuovo tonfo, motivi e previsioni

Money.it ECONOMIA

Cosa sta succedendo alla lira turca e quali previsioni sull’economia nazionale guidata dalle convinzioni del presidente?

La lira turca, quindi, ha subito l’ennesimo colpo ed è scesa oltre 12 per dollaro, scambiata del 5,6% in meno a 12.0580 per biglietto verde alle 11:28 a Istanbul.

La teoria economica di Erdogan. Erdogan, di fatto, continua a pressare e a condizionare la banca centrale con i suoi discutibili assunti economico-finanziari

Lira turca, è crollo storico: i motivi. (Money.it)

La notizia riportata su altri media

“Lascia tutto e vieni in piazza!”. (Il Fatto Quotidiano)

Secondo il Fondo monetario internazionale l’economia turca quest’anno crescerà del 9 per cento, ma il dato va confrontato con inflazione e svalutazione. Mariano Giustino – corrispondente di Radio Radicale dalla Turchia – l’altro giorno ha riferito che in cinque ore il cambio con l’euro della lira turca è passato da 14 a 14,43 lire. (L'Opinione)

Il leader turco non ha nemmeno risparmiato attacchi a quanti criticano la politica economica impressa dal governo e dall’Akp (Partito di giustizia e sviluppo). Il presidente insiste sui tagli dei tassi e le esportazioni per “vincere la guerra di indipendenza economica”. (Corrispondenza romana)

La Banca centrale ha detto martedì che potrebbe farlo solo in determinate condizioni di «eccessiva volatilità». Entro la fine dell’anno la Turchia potrebbe raggiungere una crescita a doppia cifra. (Domani)

Ora, mentre la lira turca si è stabilizzata, alcuni analisti ritengono che la situazione potrebbe peggiorare presto. La lira turca è in caduta libera. È relativamente facile spiegare perché la lira turca è crollata di oltre il 40% quest’anno e di oltre il 300% negli ultimi 15 anni. (Invezz)

“I cambi al vertice sono un esempio lampante di quelle interferenze politiche nella gestione monetaria che caratterizzano il governo di Erdogan”, assicura Talbot. “In Turchia non c’è una politica monetaria indipendente della Banca centrale, c’è invece una forte interferenza politica”. (L'HuffPost)