Da domani l'Italia torna "bicolore": Calabria rimane rossa, Sicilia diventa arancione

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Il decreto del 12 marzo scorso ha stabilito, infatti, che dal 6 al 30 aprile 2021 'in tutte le zone gialle si applicano le disposizioni previste per le zone arancioni.

In particolare l’ultimo monitoraggio dello scorso venerdì ha stabilito che rimarranno in zona rossa 9 regioni (Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Campania, Calabria e Puglia), mentre in "zona arancione" torneranno Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Trentino Alto Adige, Veneto e le Province autonome di Bolzano e Trento. (Gazzetta del Sud)

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Tragico incidente stradale nel giorno di Pasqua, sulle strade calabresi, in cui ha perso la vita Salvatore Marino, 39 anni. Il sinistro è avvenuto a Verbicaro, piccolo centro dell’Alto Tirreno Cosentino. (ZMedia)

Nelle scuole superiori rimane la didattica a distanza al 50 per cento (possibile la presenza fino al 75 per cento). Bar e ristoranti. Bar e ristoranti potranno lavorare solo con l’asporto: dalle ore 5 alle 22 i ristoranti, dalle ore 5 alle 18 i bar. (Scuolainforma)

La Valle d'Aosta rimane in zona rossa. ZONA ROSSA. Sono 8 le regioni che con la Valle d'Aosta rimangono rosse: Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Valle d'Aosta e Campania: Quin in Valle d'Aosta rimangono in vigore le misure di contenimento più rigide, dove è consentito spostarsi soltanto per motivi di lavoro, salute o necessità e non è concesso andare a trovare parenti o amici. (Valledaostaglocal.it)

Rallenta la campagna vaccinale, crescono i ricoveri (TG La7)

Getty. Secondo Andreoni quella contro le varianti del virus "è ormai una corsa contro il tempo: infatti, più il virus circola più tende a mutare e dare luogo a nuove varianti. L'unica strategia è dunque quella di bloccare il prima possibile la circolazione del virus e per far questo la vera arma di cui disponiamo è la vaccinazione. (Sky Tg24 )

Passeranno da 2 a 6 su dieci gli alunni che potranno seguire le lezioni in classe e socializzare con compagni e insegnanti. Non si verificava questa situazione dall’inizio di marzo quando gli alunni in presenza erano stati 5,4 milioni (Corriere dell'Umbria)