Omicidio Lecce, così Daniele De Santis ha provato a chiedere aiuto prima di morire

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Il giovane aveva preso in affitto una stanza dell'appartamento dove De Santis conviveva con la fidanzata e per brevi periodi aveva a sua volta convissuto con la coppia che a volte si fermava a dormire nella casa.

Dopo essere stato ferito dal suo killer, Daniele De Santis avrebbe provato a chiedere aiuto per telefono ma non ci sarebbe riuscito.

Due minuti prima il tentativo fallito del ragazzo di chiedere aiuto con il telefono, finito con lo screenshot. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Giova rammentare – si legge nel decreto di fermo – che in tale pregresso frangente, il De Marco aveva occupato una stanza dell’anzidetto immobile, condividendolo per i restanti locali, proprio con Eleonora Manta, fidanzata di Daniele De Santis”. (Voce di Napoli)

Nel decreto di fermo di Antonio Giovanni De Marco, firmata dal pubblico ministero Maria Consolata Moschettini, viene anche raccontato l'atroce e disperato tentativo di Daniele di chiedere aiuto. Nemmeno un'ora prima di essere brutalmente uccisi, Eleonora e Daniele avevano riso insieme: lei, alle 20,05, gli ha scattato una foto appena rientrato in casa. (Il Messaggero)

Non solo, poiché il sovrappeso è strettamente legato ad alcuni disturbi cardiocircolatori, all’ipercolesterolemia e a difficoltà respiratorie come le apnee notturne. Ci ha spiegato come l’obesità è connessa alla cosiddetta infiammazione silente, la quale ha ripercussioni su una serie di organi interni. (Yahoo Notizie)

In un primo momento si è dichiarato innocente, poi ha confermato di essere lui il killer dell'arbitro De Santis e della sua compagna Eleonora Manta. Ha ammesso dopo ore la sua responsabilità di fronte ai magistrati che lo hanno interrogato. (AreaNapoli.it)

In giornata, i carabinieri hanno organizzato una conferenza stampa per parlare della vicenda e dei suoi risvolti. uove, inquietanti, informazioni emergono sull'efferato duplice omicidio che ha stravolto il leccese lo scorso 21 settembre. (Ticinonline)

Invece, per il Santalucia, così come per il più famoso “Nuovo cinema Paradiso”, che però è rimasto eternato in un film, le ruspe avranno un esito tombale. Non è il caso dei cinema di provincia, cui le ruspe, spesso cancellano completamente ogni traccia. (La Gazzetta del Mezzogiorno)