“Amo l’odore del napalm al mattino”: Zelensky parla a Cannes e gela la platea

La frase pronunciata da Zelensky, com’è noto, è tratta dalla pellicola di culto Apocalypse Now, che proprio a Cannes vinse nel 1979 l’ambita Palma d’oro.

Ma il presidente ucraino, nella sua voglia di impressione l’uditorio, non si è limitato al colonnello Kurtz impersonato da Marlon Brando

Ma intervenendo a sorpresa al Festival di Cannes, Volodymyr Zelensky ha deciso di cambiare registro, andando piuttosto sul tragico: «Amo l’odore del napalm al mattino», è la macabra frase con cui si presenta alla platea del Palais des Festivals et des Congrès. (Il Primato Nazionale)

Su altri media

A Cannes, con Zelensky impegnato in un dotto comizio che spazia tra Chaplin e Coppola a proposito di napalm e dittatori, la mimetica rimpiazza la ‘tenue de soirée’. Intanto però si accreditano le fanfare di Tik Tok (L'HuffPost)

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha preso la parola all'inaugurazione del Festival di Cannes riferendosi al film di Charlie Chaplin, "Il dittatore", per invitare il cinema a non "tacere" di fronte all'attacco russo all'Ucraina. (L'Unione Sarda.it)

"Continueremo a lottare, perché non abbiamo altra scelta che combattere per la libertà" ha detto. (Immagini presidenza ucraina) (Tiscali Notizie)

e con gli arrivi delle prime star nella cittadina francese per partecipare al Festival, giunto alla sua 75° edizione. Sul tappeto rosso hanno sfilato abiti degni dell'occasione, ma non solo: a balzare agli occhi sono stati anche i gioielli indossati dalle ospiti della serata. (la Repubblica)

Lo ha detto il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky nel collegamento con la cerimonia di apertura del Festival di Cannes, accolto da una ovazione. Nel suo intervento Zelensky ha citato capolavori della storia del cinema come “Il Grande Dittatore” e “Apocalypse Now”. (ilmattino.it)

La giusta campagna di Zelenskyj per trovare solidarietà continua, e gli Anni Venti del XXI secolo ci vedono connessi in tempo reale e in modo ubiquo alla guerra in corso. Zombie contro zombie… per dirci che vero e falso, imitazione della vita e vere emozioni sono l’ossessione di molti registi (BergamoNews.it)