Infernale Limonov: "Una rivoluzione sbagliata. Liberiamo le registe russe"

Infernale Limonov: Una rivoluzione sbagliata. Liberiamo le registe russe

Poeta autore di versi sublimi, anzi no: forse solo mediocri, sgangherati, urlati. Eroe romantico, pronto a tagliarsi le vene per la donna amata. Anzi no, incapace di amarla davvero, ma solo di farsi tradire, di piagnucolare, di strangolarla. Dissidente in Unione sovietica, anzi no: solo desideroso di trovarsi un posto al sole, nel mondo, magari in America. Genio, anzi no: forse solo esaltato. Bastian contrario, sempre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altre fonti

Più di una volta, così, le immagini rischiano di perdere il controllo, lasciandosi andare ad accensioni visive, a ondeggiamenti e allucinazioni, che mostrano una vitalità segreta, a tratti dirompente. (Sentieri Selvaggi)

Procede il Concorso, senza particolari entusiasmi. Una medietà buona, dove raramente si resta davvero colpiti, semmai sono più le delusioni. (ilgazzettino.it)

Sono i classici: Take a Walk on the Wild Side, I’m Waiting for My Man, Sunday Morning, roba perfettamente affine al racconto e che fa sempre un gran piacere ascoltare. (L'HuffPost)

Cannes 77, giorno 6. Limonov ha poco Limonov Body horror impazza: la fama è effimera

Non si spremono così anche i Limonov? Nulla da eccepire sul romanzo (Adelphi, 2011) bestseller di Emmanuel Carrère, che pure si sarebbe potuto risparmiare l’immancabile cammeo, ma che vogliamo dire di questo atteso adattamento, in Concorso al 77° Festival di Cannes e prossimamente nelle nostre sale? Produzione italiana, Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, … (Il Fatto Quotidiano)

– “Non era un romanziere: sapeva raccontare soltanto la sua vita, ma la sua vita era appassionante e lui la raccontava bene”. Con queste parole Emmanuel Carrère introduce Ėduard Veniaminovič Savenko in “Limonov” (Adelphi, 2012), il caso editoriale da cui è stato tratto l’omonimo film di Kirill Serebrennikov presentato in questi giorni al festival di Cannes. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ispirato al romanzo best-seller di Emmanuel Carrère, il lungometraggio racconta la vita di Eduard Limonov in un viaggio attraverso la Russia, l’America e l’Europa durante la seconda metà del XX secolo. (Sky Tg24 )