Tasse, tagli all’Irpef: risparmi fino a 540 euro l’anno. Sul tavolo sei miliardi

Il Mattino INTERNO

Sulla carta è la soluzione più semplice: ridurre di due punti l’aliquota Irpef del 38%, quella che si applica allo scaglione di reddito tra i 28 mila e i 55 mila euro l’anno, vorrebbe dire anticipare a vantaggio del ceto medio una delle indicazioni-chiave date dalle commissioni Finanze di Camera e Senato nella loro indagine sulla riforma fiscale.

E d’altra parte si tratta di un intervento relativamente semplice da attuare, che non. (Il Mattino)

Su altri media

(LaPresse) – Il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha incontrato in videoconferenza il coordinatore nazionale Antonio Tajani e i capigruppo al Senato Annamaria Bernini e alla Camera Paolo Barelli, per fare il punto sulla Legge di Bilancio e le altre prossime scadenze parlamentari. (LaPresse)

I contribuenti coinvolti sarebbero poco più di 9 milioni, quelli che avendo un reddito annuale dai 28 mila euro in su sono toccati da questa aliquota. Così ad esempio a quota 30 mila euro la differenza positiva sull’imposta è di soli 40 euro mentre chi si trova nel mezzo avrà un vantaggio graduato in proporzione: con 40 mila euro di reddito saranno 240 quelli da versare in meno, con 50 mila 440 e così via. (Il Messaggero)

Durante l’incontro di qualche giorno fa con i sindacati, il ministro Franco avrebbe espresso una sua preferenza per il taglio delle aliquote. Sulla riduzione dell’Irpef, come ha spiegato il sottosegretario Pichetto, «il punto di congiunzione» tra tutte le forze politiche, è agire sul ceto medio. (Il Messaggero)

Tagliare il costo del lavoro non è più procrastinabile, considerato anche il rincaro dei prezzi delle materie prime e dei costi energetici, che in taluni casi sta rendendo antieconomico produrre”. (LaPresse)

Incontro a Washington tra il ministro degli Esteri del Marocco Bourita e Antony Blinken. Le due parti hanno inoltre sottolineato l’importanza del “continuo approfondimento” delle relazioni marocchino-israeliane (LaPresse)

L’Università di Sassari è partner dell’iniziativa nell’ambito delle attività della Terza missione con particolare riferimento alle politiche comunitarie Next Generation EU declinate sul nostro territorio. (Sardegna Reporter)