“Vita da arbitro”, Ivan Magnani presenta il suo libro al pubblico: l’appuntamento a Frosinone

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Il poliziotto, scrittore ed ex fischietto di Ferentino presenterà il suo primo volume venerdì 2 dicembre alle ore 17.00 a Frosinone.

Continua il tour di promozione del libro “Una vita da arbitro” di Ivan Magnani.

Un appuntamento sicuramente interessante e adatto non solo a chi vuole scoprire cosa si cela dietro la “Vita da arbitro”

Tanti temi toccanti ma raccontati attraverso quel filtro che ci piace tanto, quello dello sport. (Frosinone News)

Su altri giornali

Il direttore di gara zambiano ha negato due rigori netti ai Canucks, ma anche gli assistenti non l'hanno aiutato La fotogallery di Belgio-Canada (Sport Mediaset)

Il match è stato caratterizzato da qualche episodio arbitrale dubbio in cui è stato necessario l’intervento del VAR . Per quanto riguarda la terna arbitrale, però, c’è stato un altro episodio che ha scatenato le reazioni dei telespettatori. (Tuttosport)

Il tristissimo fatto avviene ieri sera, in occasione della partita tra Belgio e Canada, terminata 1 a 0 per i fiamminghi. Mondiali, la tristezza di Rimedio che si scusa per la parola “razze” (Il Primato Nazionale)

La Rai si trova attualmente nell’occhio del ciclone per via dell’infelice scelta di parole del telecronista Alberto Rimedio durante Belgio-Canada. Riferendosi alla squadra arbitrale, avrebbe infatti detto “C’è un venezuelano a guidare il Var, l’Avar è invece un colombiano, mentre l’arbitro è dello Zambia: ci sono davvero tante razze“. (Inter News 24)

Alberto Rimedio ha rimediato (non è un gioco di parole) ad uno scivolone in diretta nel corso della telecronaca di Belgio-Canada, match valido per la prima giornata dei Mondiali di Qatar 2022. Il telecronista Rai ha pronunciato una frase poco felice "C'è un venezuelano a guidare il Var, l'Avar è invece un colombiano, mentre l'arbitro è dello Zambia: ci sono davvero tante razze" che non è sfuggita ai telespettatori che lo hanno subito lanciato in tendenza sui social, in particolare su Twitter. (AreaNapoli.it)

I Mondiali di calcio 2022 sono finalmente iniziati, ma la Rai non smette di essere bersaglio di critiche. Dopo gli attacchi di Fiorello e le polemiche sollevate per aver mandato (e pagato) oltre 100 persone in Qatar, questa volta a finire nell’occhio del ciclone sono i giornalisti di Rai 1, protagonisti di due scivoloni a sfondo razzista. (Libero Magazine)