L’esercito Siriano respinge un’offensiva dei jihadisti nella regione di Idlib

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Oltre la Linea ESTERI

Controffensiva Jihadista a sud di Idlib. L’attacco è iniziato con un’imboscata contro un’unità siriana vicino Tell Dam.

La provincia di Idlib rimane una zona di grande instabilità fintantoche gruppi come Hayat Tahrir al-Sham e i suoi alleati vi operano.

Il 1 dicembre, l’esercito siriano ha dato vita ad un contro attacco riconquistando Ejaz.

Il Fronte di Liberazione Nazionale è ampiamente supportato dalla Turchia, e così pure una parte del Esercito Nazionale Siriano. (Oltre la Linea)

La notizia riportata su altri giornali

Chaiban fa notare come il numero di bambini uccisi sta aumentando mentre le violenze continuano implacabili in diverse parti della Siria: «In quasi nove anni di conflitto, il principio fondamentale della protezione dei bambini è stato completamente ignorato. (Romasette.it)

Idlib rappresenta l’ultimo bastione rimasto in mano ai ribelli armati e ai terroristi, anche stranieri, del fronte jihadista di Hayat Tahrir al-Sham. Un attentato rivendicato dall’Isis che, come se non bastasse, ha fatto ripiombare la comunità cristiana locale nella paura. (CEInews)

Attaccano l’esercito siriano quando cala la nebbia perché questa impedisce l’uso degli aerei rendendo i soldati di Assad più facili da colpire. Siria, da Qamishili e Idlib si alza la voce dei cristiani: “Basta guerra! (La Difesa del Popolo)

“Siamo scioccati e rattristati dalle notizie provenienti dai nostri uffici sul campo secondo cui otto bambini sono stati uccisi e altri otto sono rimasti feriti negli attacchi alla città di Tal Rifaat, nel nord di Aleppo. (Servizio Informazione Religiosa)

Intanto ieri, 4 dicembre, nei locali parrocchiali, «perché fuori non possiamo fare nulla», si sono radunati i bambini per la festa di santa Barbara. Attaccano l’esercito siriano quando cala la nebbia perché questa impedisce l’uso degli aerei rendendo i soldati di Assad più facili da colpire. (Romasette.it)

L’Unicef ricorda a tutte le parti in conflitto in Siria che i bambini devono essere protetti sempre, non sono un obiettivo e coloro che li uccidono deliberatamente ne dovranno rispondere”. “Siamo sotto shock e addolorati per la notizia secondo cui 8 bambini sarebbero stati uccisi e altri 8 feriti a causa di attacchi alla città di Tal Rifaat, a nord di Aleppo. (Servizio Informazione Religiosa)