Influenza: già 2,5 milioni di casi. Rezza: "Vaccinarsi subito"

Gazzetta del Sud SALUTE

Oltre 2,5 milioni, per l’esattezza 2.552.400, di italiani sono già stati colpiti dai virus influenzali , 761mila solo nell’ultima settimana (contro 563mila contagi della settimana precedente). Alla 47esima settimana non si erano mai registrati dati così alti, con un valore di incidenza già vicino, se non superiore, al picco (raggiunto però tra gennaio e febbraio) delle scorse stagioni influenzali. Aumenta l’incidenza in tutte le fasce di età, «ma risultano maggiormente colpite le fasce di età pediatrica in particolare i bambini al di sotto dei cinque anni di età in cui l’incidenza è pari a 40,8 casi per mille assistiti (29,6 nella settimana precedente)». (Gazzetta del Sud)

Se ne è parlato anche su altri media

Domande e risposte con due massimi esperti: il virologo Pregliasco e il direttore della programmazione del ministero della Salute Gianni Rezza Domande e risposte (Il Piccolo)

Complice il freddo e l'alta circolazione virale, "sono giorni in cui vediamo tanti accessi di bambini in pronto soccorso. Poi si crea questa tosse fastidiosa e stizzosa, che può durare non 3-4 giorni ma anche 2 o più settimane. (Today.it)

Parola di Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg). E potrebbe essere raggiunto prima di Natale perché i valori sono molto cresciuti". (Yahoo Eurosport IT)

L’influenza potrebbe portare dieci milioni di contagiati entro Natale. E quindi bisogna vaccinarsi il prima possibile. (Open)

"L’incidenza è pari a 16 casi per mille assistiti (13,1 nella settimana precedente) e supera la soglia di intensità alta", evidenzia l'Iss. E' quanto emerge dall'ultimo rapporto Influnet dell'Istituto superiore di sanità (Iss) relativo alla 48esima settimana. (Adnkronos)

Complice il freddo e l'alta circolazione virale, "sono giorni in cui vediamo tanti accessi di bambini in pronto soccorso. Quindi anche il fatto che la tosse non passi è un motivo in più di allerta per i genitori, i quali tendono ad andare nuovamente dal pediatra. (Tiscali Notizie)