Euro-dollaro: la struttura tecnica sta peggiorando

Milano Finanza ECONOMIA

(riproduzione riservata). . Gianluca Defendi

Il quadro tecnico di breve periodo si sta quindi indebolendo, con diversi indicatori che registrano un rafforzamento della pressione ribassista (Macd e Parabolic SaR, ad esempio, si trovano in posizione short): un’ulteriore discesa può spingere i prezzi verso 1,1630 prima e in area 1,16-1,1585 in un secondo momento.

Nella giornata di mercoledì il cambio Euro/dollaro (EUR/USD) ha subito una nuova correzione ed è sceso fino a quota 1,1650.

Solo il ritorno sopra 1,1920 potrebbe fornire una nuova dimostrazione di forza (anche se, da un punto di vista grafico, soltanto il breakout di 1,20 potrebbe fornire un chiaro segnale rialzista di tipo direzionale). (Milano Finanza)

La notizia riportata su altri media

Le indicazioni non costituiscono invito al trading. Le implicazioni tecniche assunte avvalorano l'ipotesi di una prosecuzione della giornata in senso erratico con resistenza vista a quota 1,1686 e primo supporto stimato a 1,1631. (Teleborsa)

Le implicazioni tecniche assunte avvalorano l'ipotesi di una prosecuzione della giornata in senso erratico con resistenza vista a quota 1,1671 e primo supporto stimato a 1,1616. Le indicazioni non costituiscono invito al trading. (Teleborsa)

Le condizioni: un vaccino entro la metà del 2021 e un certo successo nel contenimento del virus. A confermare le previsioni della Banca centrale europea sono arrivati proprio in settimana i primi dati macro relativi a settembre. (IG)

“Manteniamo la nostra view per il cambio euro-dollaro a quota 1,21 fino alla fine dell’anno e stimiamo ulteriori modesti rialzi nel 2021. In terzo luogo, una ripresa delle frizioni commerciali tra Cina e Stati Uniti potrebbe arrestare la ripresa del commercio globale e sostenere il dollaro. (Finanza Operativa)

I dati sull’occupazione Usa mostrano che la scorsa settimana ci sono state 870 mila nuove richieste di sussidi, oltre le 840 mila attese le 866 mila della settimana precedente. Come noto petrolio e dollaro tendono ad andare in direzione opposta, dunque una spinta alle valutazioni del biglietto verde potrebbe venire anche dalle commodity. (Investire Oggi)

(A cura dell'Ufficio Studi Teleborsa) Le indicazioni non costituiscono invito al trading. (Teleborsa)