Banca MPS, i conti del 1° semestre 2022

SoldiOnline.it ECONOMIA

Il risultato operativo netto è sceso del 29,5% a 230,4 milioni di euro, rispetto ai 326,9 milioni contabilizzati nei primi sei mesi dello scorso anno.

Al 31 dicembre 2022, invece, ovvero prima dell’effetto phasein IFRS9, lo shortfall potrebbe essere di circa 50 milioni di euro

MPS, aggregati patrimoniali a fine giugno 2022. Al 30 giugno 2022 i finanziamenti verso la clientela dell’istituto si erano attestati a 78,6 miliardi di euro. (SoldiOnline.it)

Su altre fonti

Il gruppo senese ha realizzato accantonamenti al fondo rischi e oneri negativi per 78 milioni di euro, dovuti prevalentemente a rischi legali dopo aver ricevuto richieste stragiudiziali per 1,8 miliardi nel secondo trimestre. (Milano Finanza)

“Nonostante le difficile condizioni di mercato procediamo e facciamo il possibile per arrivare nelle condizioni migliori all’aumento di capitale” Le nuove richieste di risarcimento sono in effetti la causa principale dell’aumento degli accantonamenti al fondo rischi e oneri negativi, cresciuto di 78 milioni di euro nel semestre. (Il Fatto Quotidiano)

Il gruppo senese ha realizzato accantonamenti al fondo rischi e oneri negativi per 78 milioni di euro, dovuti prevalentemente a rischi legali dopo aver ricevuto richieste stragiudiziali per 1,8 miliardi nel secondo trimestre. (Milano Finanza)

I ricavi scendono del 2,5%, a 1.522 milioni ma aumentano del 2,8% al netto del minor contributo derivante dalla cessione di titoli. Tornano intanto a salire le richieste di risarcimento nei confronti di Mps per l'informazione finanziaria fornita al mercato. (Alto Adige)

Notizie che hanno certificato il progresso del Monte di Stato nella tabella di marcia tracciata, e che ora vengono offuscate dalla nuova stangata legale. Così il numero uno di Monte dei Paschi di Siena, il ceo Luigi Lovaglio, nel commentare i conti diffusi dalla banca stamattina. (Finanza.com)

La banca, come riferisce il suo determinato amministratore delegato Luigi Lovaglio, va però avanti sull’applicazione del piano industriale 2022-2026 e soprattutto sulla cessione dei crediti deteriorati. (Start Magazine)