Krajewski: «Cardinali e vescovi aprano le loro case ai profughi»

Corriere della Sera INTERNO

Se anche ogni monastero, casa religiosa o parrocchia si aprisse per una persona, una famiglia, nel campo profughi di Lesbo non troveremmo più nessuno».

«Con lo sforzo di tutti, il corridoio di oggi potrebbe diventare un corridoio umanitario europeo», dice il prefetto Di Bari.

Dai cardinali, dai vescovi, dai presbiteri…Apriamo le nostre case, le nostre canoniche, i nostri palazzi», dice.

Il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere del Papa, è andato a prenderli a nome di Francesco e ora abbassa lo sguardo un po’ intimidito, quando lo applaudono. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Ad affiancare il porporato, alcuni responsabili della Comunità di Sant'Egidio. Konrad Krajewski, dall'aeroporto di Fiumicino dove questa mattina sono arrivati 33 rifugiati di diversa nazionalità grazie ai corridoi umanitari da Lesbo e Samos. (Rai News)

E' l'appello lanciato dall'elemosiniere del Papa,il cardinale Konrad Krajewski, accogliendo i 33 rifugiati arrivati dall'isola greca di Lesbo attraverso un corridoio umanitario a Fiumicino. (Rai News)

Dopo una pausa per una cena di saluto all’ isola, qualche foto, un intenso abbraccio agli amici rimasti a Lesbo. Svuotare questi campi, che il Papa ha chiamato “campi di concentramento”, significa aiutare anche il popolo greco e i profughi che sono lì. (Famiglia Cristiana)

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Appena atterrati all’aeroporto di Roma Fiumicino, il cardinale Konrad Krajewski e i responsabili della Comunità di Sant’Egidio hanno presentato alla stampa i profughi provenienti da Lesbo. (Vatican News)

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