Germania, accordo tra Governo e Länder per eliminare il carbone

Il Sole 24 ORE ESTERI

Oggi però le organizzazioni ecologiste lamentano che il grosso delle chiusure delle centrali a carbone, in particolare di quelle più inquinanti, avverrà tra il 2028 e il 2029.

Germania, accordo tra Governo e Länder per eliminare il carbone Intesa tra Governo e Länder sulle «compensazioni» a favore di territori e operatori al fine di eliminare le centrali elettriche che bruciano lignite entro il 2038 con possibilità di anticiparla al 2035 di Roberta Miraglia. (Il Sole 24 ORE)

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Sono in corso da mesi le trattative tra il governo federale e le aziende e si parla di indennizzi miliardari. Per le centrali elettriche a carbone, le gare d'appalto saranno inizialmente indette in modo che gli operatori possano chiedere la chiusura in cambio di una compensazione. (laRegione)

La Germania ha avviato, nell’ottica del miglioramento climatico, un piano di decarbonificazione. Si va dai 2,6 miliardi di euro per quelli dell’ovest a 1,7 per quello del centro e dell’est. (CiSiamo.info)

Rispetto alla decisione presa l’anno scorso, si innesta la marcia veloce: nel corso di consultazioni notturne, la cancelliera Angela Merkel e i governatori delle regioni più direttamente interessate hanno concordato di anticipare di tre anni, al 2035. (Meteo Web)

Si tratta di uno stanziamento totale da 40 miliardi, per la riconversione economica e il sostegno per la perdita dei posti di lavoro. Oggi sono stati concordati gli aiuti per sostenere l’uscita nei quattro Länder maggiormente interessati dal processo: Nord Reno-Westfalia, Sassonia-Anhalt, Brandeburgo e Sassonia. (Corriere del Ticino)

Si precisano i dettagli dell’uscita tedesca dal carbone anche se restano le critiche da ambo le parti (associazioni ambientaliste da una parte, industrie e utility dall’altra) sul piano concordato tra governo federale e regioni minerarie. (Qualenergia.it)

L’esito è il seguente: otto impianti a carbone “molto vecchi e molto inquinanti” verranno chiusi rapidamente, il primo già quest’anno. 2,6 miliardi di euro saranno destinati alla zona ovest e 1,75 miliardi ai gestori della zona est del Paese. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)