Covid, i parchi che ricordano le vittime: ulivi, meli e fiori per non dimenticare

Corriere della Sera INTERNO

Questo ulivo ne sia per sempre memoria viva soprattutto per coloro che non hanno potuto abbracciare i propri cari nell’ultima ora”

La stele, realizzata in pietra di Trani, riporta questa iscrizione: “La città di Monza ricorda i suoi concittadini vittime del Coronavirus, la pandemia che ha colpito il nostro paese nell’anno 2020.

na stele e un ulivo all’ingresso del cimitero di Monza ricordano le 357 vittime del Coronavirus decedute in città il 14 dicembre 2020. (Corriere della Sera)

Su altri giornali

A causa del virus Maestri ha perso lo scorso anno il padre. Verso i dottori che mi hanno salvato ho un debito di riconoscenza enorme, ma io ora voglio solo dimenticare". (Corriere dello Sport.it)

Ma poi, come spesso succede, le evidenze smentiscono le credenze: dopo pochi giorni, anche i medici che hanno curato Mattia sono positivi. Dopo un anno da allora ci troviamo a fare i conti con i negazionisti del covid e con i no-vax, come se i 95. (Il Quotidiano del Molse)

In provincia di Lodi dieci comuni vengono per la prima volta bollati come «zone rosse», qualcosa che si è visto soltanto in televisione, con le immagini di Wuhan. Tutti ricorderanno dove si trovavano o cosa facevano quando l’Italia ha conosciuto il suo "paziente uno". (L'Arena)

Codogno non è solo la prima zona rossa d’Italia e la prima vera prova per fermare il virus. ll presidente Fontana ha anche citato il presidente del Consiglio Mario Draghi che nel suo discorso di insediamento al Senato aveva riconosciuto la “profonda ricchezza del nostro capitale sociale, del nostro volontariato che altri ci invidiano” (varesenews.it)

Questo piccolo comune lombardo, pochi km a sud di Milano, pochi giorni dopo, veniva dichiarato zona rossa. 21 febbraio 2020. Il 21 febbraio, un anno fa, Codogno ha dichiarato il primo caso di Covid in Europa, scoperto da due dottoresse dell'Ospedale Civico. (Euronews Italiano)

Era il 21 febbraio 2020, quando il coronavirus fece la prima vittima, a Vo' Euganeo, Padova. Sul nostro sito abbiamo raccontato tutto questo, giorno per giorno, e ancora lo stiamo facendo. (L'Arena)