Un debito e un matrimonio combinato dietro all'omicidio del bengalese decapitato in casa a Torino

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Questa mattina dopo un'indagine lampo della polizia è stato fermato l'omicida alla stazione di Porta Nuova.

Si tratta di un connazionale, un coetaneo, che si è detto "sconvolto per tutto il sangue che è uscito quando gli ho tagliato la testa". Servizio di Irene Famà

Probabilmente Mohamed Ibrahim, il 25enne del Bangladesh decapitato ieri nella sua abitazione di corso Francia, si era rifiutato di sposare una parente dell'assassino. (Video - La Stampa)

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LA VICENDA - Varie volte Mostafa ha chiesto indietro la somma, visto che il 'pattò non era stato rispettato. Una frase netta, in mezzo a tante confuse, Potrebbe essere un lapsus, ma anche una confessione involontaria quella resa da Mostafa Mohamed, 24 anni, quando è stato interrogato dai magistrati. (ilgazzettino.it)

Il bengalese ucciso e il suo presunto assassino vivevano in Italia dal 2014. Il ragazzo che lo avrebbe ucciso è stato fermato nella mattinata di ieri 10 giugno 2021 alla stazione di Porta Nuova. (VNews24)

Bloccato nella mattinata alla stazione di Porta Nuova l’assassino di Mohamed Ibrahim, il 25enne del Bangladesh decapitato ieri nella sua abitazione di corso Francia. Pubblicità Pubblicità. (la VOCE del TRENTINO)

Una frase netta, in mezzo a tante confuse, Potrebbe essere un lapsus, ma anche una confessione involontaria quella resa da Mostafa Mohamed, 24 anni, quando è stato interrogato dai magistrati. LA VICENDA - Varie volte Mostafa ha chiesto indietro la somma, visto che il 'pattò non era stato rispettato. (ilmessaggero.it)

Il movente del delitto, secondo quanto sin qui emerso, sarebbe di natura economica, in quanto collegato ad un debito maturato dalla vittima nei confronti del fermato e non ancora onorato. è stato rintracciato dagli agenti della Squadra Mobile di Torino all’interno della stazione ferroviaria di Torino “Porta Nuova” questa mattina. (ObiettivoNews)

Il movente del delitto, secondo quanto sin qui emerso, sarebbe di natura economica, in quanto collegato ad un debito maturato dalla vittima nei confronti del fermato e non ancora onorato. (Il Torinese)