Vaiolo delle scimmie è arrivato in Ticino

RSI.ch Informazione SALUTE

Il vaiolo delle scimmie è infine giunto in Ticino.

I sintomi I primi sintomi della malattia sono febbre, mal di testa, dolori muscolari e alla schiena e gonfiore dei linfonodi.

La malattia ha una trasmissibilità contenuta e limitata ai contatti stretti che si possono infettare tramite le cosiddette “goccioline”.

Un'immagine del virus del vaiolo delle scimmie (Keystone). Ad oggi, nel mondo sono stati confermati 3000 contagi, di cui 46 in Svizzera (RSI.ch Informazione)

Su altri media

«Non colpisce solo i gay» - Il medico cantonale, poi, smonta la tesi che la malattia contagi solo gli omosessuali. Il contagio, avvenuto verosimilmente all'estero, è stato segnalato nella giornata di martedì all'Ufficio del medico cantonale che ha provveduto ad adottare le misure del caso. (Ticinonline)

Si tratta di una persona che è stata contagiata verosimilmente all'estero, e attualmente si trova in isolamento nella propria abitazione. I sintomi - I primi sintomi della malattia sono febbre, mal di testa, dolori muscolari e alla schiena e gonfiore dei linfonodi. (Ticinonline)

La persona era da poco rientrata da un viaggio in uno dei Paesi ritenuti a rischio. MeteoWeb. Confermato anche in Alto Adige il primo caso di vaiolo delle scimmie, comunica l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige. (MeteoWeb)

“Si stanno anche facendo analisi per capire che non ci sia stata una mutazione, per il momento non ci sono segnali in questo senso Sono queste, per bocca del medico cantonale Giorgio Merlani, le condizioni del primo ticinese che ha contratto il vaiolo delle scimmie (Ticinonews.ch)

Due giorni fa – martedì 21 giugno – è stato confermato il primo caso di vaiolo delle scimmie in Ticino. La sua contenuta trasmissibilità, limitata come detto a contatti stretti, determina una malattia infettiva fastidiosa con potenziale di diffusione anche importante. (Ticinonews.ch)

Una volta stilata la lista da parte dell'Ufficio Medico Cantonale sarà chiesto a queste persone ti monitorare per tre settimane il loro stato di salute. La malattia dura in genere tra le due e le quattro settimane, ed in Africa uccide un paziente su dieci (QuiComo)