Razzismo, anche Starbucks ritira la pubblicità dai social

la Repubblica ECONOMIA

- Si allunga l'elenco delle società che ritirano i propri annunci pubblicitari "in evidenza" dai social network.

Un portavoce di Starbucks, ha detto che questa pausa sui social media non includerà YouTube, che è di proprietà di Google.

La stessa decisione nei giorni scorsi è stata presa, tra gli altri, da Coca Cola , il gigante degli alcolici Daigeo e Unilever.

Come detto, Starbucks è solo l'ultimo grande inserzionista a decidere per lo stop ai post in evidenza. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

In totale, oltre 150 aziende si sono unite al boicottaggio ( ), ognuna con modalità leggermente diverse. Coca Cola chiede a Facebook e a tutti gli altri social media maggiore affidabilità e trasparenza. (Sky Tg24 )

Lo ha fatto a partire dal mese di maggio per quanto riguarda le campagne di advertising destinate agli Stati Uniti scegliendo poi di ampliare la portata della decisione a tutto il mondo. Advertising: Microsoft via da Facebook e Instagram. (Punto Informatico)

L’avvento dei social ha cambiato profondamente lo scenario mediatico e l’unica cosa certa è che non si può restare con un sistema di norme disegnato prima della rivoluzione digitale. Uno dei tweet del presidente Trump, segnalati d Twitter. (Tiscali.it)

n'altra brutta notizia per Facebook: Microsoft ha deciso di sospendere gli annunci pubblicitari su scala mondiale sul social e su Instagram. Oltre a questi big hanno aderito a #StopHateForProfit decine di marchi Usa, di piccole aziende locali e inserzionisti "minori". (Ticinonline)

Il risultato - scrive Axios - è comunque che un altro grande inserzionista in questo momento non sta rimpinguando le casse della piattaforma social. Microsoft ha sospeso la sua pubblicità su Facebook e Instagram negli Stati Uniti a maggio e recentemente ha esteso il provvedimento a livello globale. (L'HuffPost)

A rivelare la notizia è stato Axios che ha citato una chat interna in cui il responsabile marketing dell’azienda Chris Capossela annunciava l’interruzione a partire dallo scorso maggio. Nel 2019 Microsoft aveva investito 116 milioni di dollari in pubblicità su Facebook e Instagram. (Corriere della Sera)