Barcellona, il ruolo di Messi nell’esonero di Valverde e nella scelta di Setien

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Chi attacca «il potere» di Messi, invece, ricorda anche l’ostracismo nei confronti di Icardi, ai margini del progetto Argentina.

per 4-0 ad Anfield Road, in Inghilterra), due gare che — secondo i ben informati — Leo aveva giudicato fossero state preparate male.

Per i maligni l’esonero di Ernesto Valverde è «colpa» di Lionel Messi, che al Barcellona decide un po’ tutto o comunque, per quello che rappresenta, fa la sua parte nelle scelte fondamentali del club. (Corriere della Sera)

Su altre fonti

Sicuramente sarai grande ovunque tu andrai perchè, oltre ad essere un grande professionista, sei una grande persona. Naturalmente, voglio ringraziare i giocatori per tutti i loro sforzi che ci hanno consentito di raggiungere quattro trofei. (GianlucaDiMarzio.com)

L'Esportiu. "E alla fine, Setién". As. "Setién, l'estintore". Il Barcellona, leader in Liga, esonera Valverde dopo quattro giorni caotici. I candidati erano Pochettino, Garcia Pimienta e Setién, che ha firmato fino a luglio 2022. (TUTTO mercato WEB)

Voglio ringraziare il presidente Bartomeu e la dirigenza per l'opportunità che mi hanno dato di allenare questa squadra e la loro fiducia in tutto questo tempo. Ma soprattutto voglio sottolineare l'esperienza vissuta e l'affetto che ho ricevuto dai tifosi in questo percorso. (TUTTO mercato WEB)

Setien ha detto di «apprezzare il lavoro svolto da valverde e molte cose del suo lavoro saranno per me preziose. Noi puntiamo sempre in altro e riteniamo che con questo nuovo impulso si possa aspirare alla Liga, alla Champions e alla Coppa del Re. (Il Mattino)

Ho una filosofia di gioco molto chiara, che ho proposto in passato e che proporrò anche qui. Ieri era a casa, mai si sarebbe aspettato la chiamata del Barcellona: "Ma a volte, anche il migliore dei sogni si può avverare", si presenta alla stampa Quique Sétien da nuovo allenatore blaugrana. (Sky Sport)

Hanno lo stesso pensiero («La gioia collettiva è più appagante di quella individuale», dicono); per la gavetta (tanta); per il modo ultra offensivo di giocare (e il Milan ne sa qualcosa avendolo affrontato l’anno scorso in Europa League quando era sulla panchina del Betis Siviglia) e per aver raggiunto una panchina così importante a 61 anni. (Corriere della Sera)