Ddl Zan contro l’omotransfobia calendarizzato al Senato

Corriere della Sera INTERNO

Al successivo incardinamento del disegno di legge Zan, seguiranno le audizioni e il dibattito sulle proposte emendative»

La legge contro #omotransfobia, misoginia e abilismo è stata calendarizzata in Commissione Giustizia al #Senato.

Esulta il deputato del Pd Alessandro Zan, autore dell’omonimo Ddl:«La legge contro omotransfobia, misoginia e abilismo è stata calendarizzata in Commissione Giustizia al Senato. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

Quello che fa la legge è in realtà applicare una legge dello Stato che esiste già. Cioè un Presidente di Commissione che interpreta la sensibilità prevalente della Commissione Giustizia, che è a favore della legge (Radio Radio)

Dobbiamo essere vigili e continuare perché questa legge è importante per tutto il Paese», ha quindi concluso il deputato «La legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo è finalmente stata calendarizzata in commissione Giustizia al Senato». (Open)

Entro il mese di maggio il ddl sarà incardinato in Commissione giustizia. «Dispiace che il presidente Ostellari abbia ritenuto di assumere il ruolo di relatore – ha replicato la senatrice dem, Monica Cirinnà -. (Il Manifesto)

L’articolo 3, che è il fondamento della nostra scuola, dice che non ci sono discriminazioni. (LaPresse) – “La scuola della Repubblica segue la Costituzione. (LaPresse)

È necessario che un testo così importante cresca con il dialogo e non sia uno strumento che fornisca ambiguità interpretative”. I presuli ribadiscono che l’atteggiamento, sulla scia di Gesù Buon Pastore, è quello del raggiungere “ogni persona, in qualunque situazione esistenziale si trovi, in particolare chi sperimenta l’emarginazione culturale e sociale”. (Vatican News)

«Una legge che intende combattere la discriminazione non può e non deve perseguire l’ obiettivo con l’ intolleranza, mettendo in questione la realtà della differenza tra uomo e donna». Infatti, quel testo, ora al Senato, ancora disconosce, per usare le parole che ora i vescovi sono costretti a ripetere, ‘la realtà della differenza tra uomo e donna’ . (famigliacristiana.it)