Marco Astori: "Condanna Galanti serva per salvare più vite possibili"

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Ho provato un mix di cose, difficile da raccontare

“La speranza è che tutto questo serva a migliorare le cose, a salvare più vite possibile.

Ma a parlare, ai microfoni di Fiorentina.it, ci ha pensato anche il fratello di Davide, Marco.

Il fratello di Davide ha parlato ieri dopo la condanna del Professore: “Ho provato un mix di cose, difficile da raccontare”. Giustizia per Davide Astori.

Era da tempo che veniva invocata e, come detto ieri dall’ex compagna di Davide, “giustizia è fatta“. (Calcio Casteddu)

La notizia riportata su altri giornali

“Ho pensato spesso di scrivere la mia storia, la nostra storia. Tutte le volte che ci ho pensato, ho pensato che non avrei saputo da dove iniziare, come andare avanti, come finire”. (Il Fatto Quotidiano)

Spero vivamente che questa sentenza possa servire in futuro a salvare anche una sola vita umana”. La vita va avanti, Francesca lo sa e con enorme dignità lo ha insegnato a tutti noi (DiLei)

Lo ha deciso il gup Antonio Pezzuti, condannando il professor Giorgio Galanti, ex direttore del centro di medicina dello sport di Careggi, a un anno di reclusione e a un milione e 90 mila euro di danni: 250 mila a favore della compagna del calciatore Francesca Fioretti, 240 mila per la figlia Vittoria, i restanti 600 mila per i genitori del capitano viola, Renato e Giovanna, e per i fratelli Marco e Bruno – | VIDEO Parla Francesca Fioretti, a un anno dalla morte del fidanzato Davide Astori: “Per me, ogni giorno è il 4 marzo…” – GUARDA LA MORTE- Davide morì per problemi cardiaci in un hotel di Udine il 4 marzo 2018, mentre si trovava in ritiro con la Fiorentina ( GUARDA ) . (OGGI)

Il titolo è "Io sono più amore" e parlerà della storia d'amore di una famiglia stravolta da quel maledetto 4 marzo 2018. "Un libro per Vittoria, per me, per Davide". Lo ha annunciato su Francesca Fioretti il giorno dopo la sentenza sulla morte di Davide Astori (Viola News)

Un libro che racconta la storia del capitano viola e la sua compagna appunto dal titolo "Io sono più amore". Non è solo perché le cose da dire non sono riducibili a un libro, né lo saranno mai, ma perché il modo – il verso – mi appariva sempre qualcosa di irraggiungibile. (Firenze Viola)

Una condanna come monito a una maggiore attenzione in quella che è la lettura dei vari esami dei calciatori. Dalle carte processuali secondo me la responsabilità di Galanti non emergeva e neppure dagli esiti della perizia dei consulenti del giudice» (Fiorentina.it)